Spostamenti dal 21 dicembre al 7 gennaio: le regole per seconde case, amici e parenti

Seconde case, amici, genitori: le regole per gli spostamenti dal 21 dicembre al 7 gennaio
di Claudia Guasco
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Domenica 13 Dicembre 2020, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 14 Dicembre, 17:16

Gli scienziati, questa volta, sono tutti d’accordo. I numeri della pandemia non consentono distrazioni, «non ci permettono di passare dalla fase di mitigazione a quella del contenimento», afferma il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro. Gli assembramenti nelle città per gli acquisti di Natale e gli spostamenti per le feste sono una minaccia reale, per questo motivo nel governo continua a prevalere la linea del rigore su ciò che potremo fare dal 21 dicembre al 6 gennaio, finestra di massima attenzione nell’ambito delle restrizioni già imposte con il Dpcm del 3 dicembre.

Piccoli Comuni

Tema caldo è rappresentato dagli spostamenti tra Comuni più piccoli, quelli con un massimo di 15 mila abitanti, e confinanti tra loro il giorno di Natale e il 31 dicembre.

La discussione è in corso, per ora si profilano concessioni limitate: deroghe possibili solo per i movimenti tra i piccoli centri sotto i 5 mila abitanti e distanti pochi chilometri l’uno dall’altro, nessuna possibilità di aprire alla mobilità all’interno della provincia o tra una città e l’altra.

«Le due settimane tra Natale e Capodanno mi preoccupano e se passa il messaggio “liberi tutti” ripiomberemo in una fase pericolosa a gennaio e febbraio», ribadisce il ministro della Salute Roberto Speranza, appoggiato dall’analisi degli esperti che indicano un numero di nuovi casi e un’incidenza «ancora troppo alti». Mercoledì è calendarizzata al Senato una mozione del centro destra che punta a cancellare i divieti e per quella data l’esecutivo presenterà le sue proposte.

Al momento queste sono le regole da rispettare: chi si dovrà spostare per l’Italia in occasione delle feste di fine 2020 lo dovrà fare prima del 20 dicembre o dopo il 7 gennaio, sia per andare nelle seconde case o per turismo. Rimangono le deroghe solo per casi specifici, assistenza a persone non autosufficienti, separati che incontrino i figli minori, i ricongiungimenti familiari presso la casa abituale. Di seguito, alcune risposte alle domande più frequenti (le Faq) riportate sul sito del governo.

Assistenza e visite

Chi lavora o studia lontano può tornare a casa dalla famiglia? Sì, se il luogo scelto per il ricongiungimento coincide con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione. Inoltre: «Le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, potranno spostarsi per ricongiungersi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi».

È possibile spostarsi tra il 21 dicembre e il 7 gennaio per assistere persone non autosufficienti? Sì, se non è assicurata loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso Comune o Regione. Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza: «Non più di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori che abitualmente egli già assiste».

Niente visite anche a genitori anziani e in buona salute: «Gli spostamenti per fare visita o per andare a vivere qualche giorno con parenti o amici, inclusi i propri genitori, saranno possibili per tutti solo se ci si muove da un luogo in area gialla a un altro luogo in area gialla, esclusivamente fino al 20 dicembre e a partire dal 7 gennaio. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, questi spostamenti saranno consentiti, sempre esclusivamente tra luoghi in area gialla, solo se si ha la residenza o il domicilio o la propria abitazione nella regione/provincia autonoma di destinazione. Nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio sarà comunque possibile spostarsi solo all’interno del proprio comune. In ogni caso, sarà possibile spostarsi tra comuni/province/regioni diversi per motivi di lavoro, necessità o salute».

I genitori separati potranno andare dai figli minori? Sì, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore. Questi spostamenti «rientrano tra quelli motivati da necessità, pertanto non sono soggetti a limitazioni».

Vacanze e seconde case

È permesso viaggiare per turismo? Sì, ma esclusivamente con partenza e destinazione in area gialla, se la partenza avviene entro il 20 dicembre 2020 o dal 7 gennaio 2021. Vietati gli spostamenti per turismo in Italia tra il 21 dicembre e il 6 gennaio. È permesso andare nelle seconde case? Sì, a patto che si parta del proprio domicilio entro il 20 dicembre o dopo il 7 gennaio. Dunque se una famiglia si trasferisce in una seconda casa in un’altra regione entro il 20 dicembre e uno dei componenti deve tornare al lavoro nella regione di provenienza per alcuni giorni, non potrà tornare da loro entro il 6 gennaio. Lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio non può essere infatti addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra regione, nello stesso periodo. Se si intende trascorrere insieme le feste in una seconda casa in una regione diversa sarà necessario trovarsi nello stesso luogo entro il 20 dicembre 2020.

Possiamo andare al bar e al ristorante nella nostra città? La possibilità di tenere aperti o meno fino alle 18 con il servizio al tavolo dipende dalla collocazione della regione di appartenenza nelle diverse fasce di rischio. Allo studio però c’è un’ulteriore restrizione qualora il governo allenti il divieto di spostamento il 25 e 26 dicembre e il 31 gennaio: chiusura dei ristoranti a pranzo se si potrà uscire dai Comuni.

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