Operazione di polizia giudiziaria contro due gruppi criminali che spiavano ignari cittadini: un sistema finalizzato alla violazione, mediante intrusioni informatiche, di impianti di videosorveglianza installati per lo più in abitazioni private, ma anche in spogliatoi di palestre, piscine e studi privati è stato disarticolato dalla Polizia di Stato di Milano.
La Polizia Postale del capoluogo lombardo, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale di Roma e della Procura della Repubblica di Milano, ha concluso un'operazione che ha interessato 10 città su tutto il territorio nazionale.
Le intrusioni
Avvenivano in case e studi privati, ma anche negli spogliatoi di palestre e piscine, le intrusioni informatiche negli impianti di video sorveglianza scoperte dalla polizia che, nell'ambito di una operazione della polizia postale di Milano, ha disarticolato due gruppi criminali.
LE CIFRE - Due distinte organizzazioni criminali che avevano in comune lo stesso obiettivo: violare i sistemi di videosorveglianza delle abitazioni private di cittadini inconsapevoli, o quelle, per esempio, dei camerini di grandi magazzini o degli spogliatoi di piscine e palestre. Utilizzavano due gruppi social, uno premium, dove si potevano guardare immagini, anche di minori, che venivano condivise dagli amministratori, e un altro gruppo vip dove - dopo aver ricevuto le credenziali per cifre irrisorie, circa 20 euro - ognuno poteva guardare «in diretta» le immagini di una determinato impianto di videosorveglianza.