Tra queste, in particolare, le gare ARCA Lombardia e EXPO 2015, bandite tra il 2013 e il 2017, per un valore complessivo di oltre 200 milioni di euro. L’intesa accertata, neutralizzando il meccanismo del confronto concorrenziale nell’ambito di procedure di gara pubbliche, rientra tra le violazioni più gravi della concorrenza poiché impedisce che le procedure di gara rendano possibile un miglioramento in termini di prezzo, qualità e innovazione nella fornitura del servizio alla Pubblica Amministrazione e, dunque, alla collettività.
L'Italpol smentisce
L’avvocato Gabriella Dimistri, per conto della Italpol Group S.p.A., precisa che “la Italpol Group S.p.A.
non ha partecipato ad alcun accordo tra società operanti nel campo della vigilanza privata intesi ad evitare la concorrenza nelle gare e non è stata destinataria di alcun provvedimento emesso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con condanna ad una sanzione”.
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