Silvio Garattini, i segreti di longevità: «Pratico la restrizione calorica. Tè e spremute di giorno, mangio solo la sera. Studio farmaci ma non li prendo»

95 anni il 12 novembre, oncologo, farmacologo e ricercatore, fondatore e direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri: ecco chi è Silvio Garattini

I “segreti” di longevità di Silvio Garattini: «Pratico la restrizione calorica. Tè e spremute di giorno, mangio solo la sera»
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Venerdì 19 Maggio 2023, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 11:31

Se il segreto di longevità esiste, Silvio Garattini lo conosce benissimo. «Pratico da una vita la restrizione calorica. Tè e spremute di giorno, mangio solo la sera». 95 anni il 12 novembre, oncologo, farmacologo e ricercatore, fondatore e direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.

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Silvio Garattini, i segreti di longevità

«Ho buone abitudini di vita.

Non fumo, non bevo alcolici, cammino 30 minuti ogni sera, esercito la mente», e pesa (da sempre) tra i 60 e i 62 chili, spiega il dottore in un’intervista al Corriere della Sera. La vita di Garattini è fatta di una sana routine. A letto a mezzanotte, la sveglia alle 8. Alle 9 inizia la giornata lavorativa all’Istituto Mario Negri. Questo tutti i giorni, sabato e domenica inclusi. Questa è la vita di Silvio Garattini da oltre 60 anni. 

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Le sane abitudini

Ma per lo Stato è pensionato, da «2.000 euro al mese». Il suo Istituto fa ricerca su medicinali e formazione, a dirla tutta il Mario Negri  è la più grande fondazione di farmacologia che esista al mondo, ma lui di farmaci non ne prende nessuno: «Neppure l’aspirina. In caso di tumore accetterei la chemio, nonostante i danni collaterali che provoca». Studia le medicine per chi ne ha bisogno ed è contro l'omeopatia. «Chi acquisterebbe l’Amarone omeopatico? Conosciamo tutti la differenza fra l’acqua e il vino». Secondo Garattini il medico deve sempre dare il buon esempio al suo assistito ecco perché i dottori non dovrebbero fumare, bere o essere obesi. E aggiunge, neanche «andare a prostitute considerate le malattie veneree». 

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