LA MAPPA CONCETTUALE
SARAMAGO E STOK
Consigli, spunti, riflessioni: tutti - studenti, genitori, docenti - «possono inserire contributi», afferma il dirigente scolastico. E in tanti lo hanno già fatto. C’è chi ha postato un video sul modo migliore per lavarsi le mani, chi suggerimenti spiritosi per alleggerire la tensione: «Contro il coronavirus mangiate due spicchi d’aglio. Non serve a niente, ma vi staranno tutto a distanza di sicurezza». Si propongono libri: “La diceria dellì’untore” di Gesualdo Bufalino, “Cecità”, di José Saramago, «una lettura contagiosa», “La maschera della Morte rossa”, di Edgar Allan Poe, il saggio critico “Peste e letteratura”, di Fabio Stok.
Nell'excursus su malattie infettive e dintorni non può mancare Alessandro Manzoni: «Il buon sensoc'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune» (“I Promessi sposi”). E poi scienza e matematica, perché per capire il virus non servono suggestioni ma numeri. E ancora: film, serie tv e musica. «Anche il colloquio della maturità è così ormai: da un tema, o un testo, lo studente deve saper dimostrare di “attraversarlo” con i saperi delle discipline. Sembra una cosa nuova ma lo studio vero, quello buono, è stato sempre così. Vogliamo ricordarlo e richiedere questo ai nostri studenti perché ne sono capaci. E posso scommettere che i nostri preziosi docenti sappiano fornire contributi di livello, come credo sappiano fare i loro discenti, e molto voi genitori: sono/siete carducciani!”, afferma Di Mario. L’umorismo è benvenuto: «Il barzellettismo mi dicono sia a livelli altissimi di frequenza», conclude il preside.
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