Antinori, ginecologo e pioniere della fecondazione assistita è stato assolto: era accusato di violenza su due pazienti

I legali: «Per lui calvario basato su pregiudizio»

Antinori, ginecolo e pioniere della fecondazione assistita è stato assolto: era imputato per violenze su 2 pazienti
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Martedì 25 Ottobre 2022, 22:28 - Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 00:16

È stato assolto, «perché il fatto non sussiste», dalle accuse di violenze sessuali su due pazienti Severino Antinori, ginecologo e discusso "pioniere" della fecondazione assistita. Lo ha deciso il Tribunale di Milano che lo ha anche prosciolto da una serie di altre imputazioni. Il medico, condannato in via definitiva nel 2020 a 6 anni e 6 mesi per il noto caso della "rapina di ovuli", era già stato assolto in altri procedimenti, tra cui uno sempre per abusi sessuali nel capoluogo lombardo. «Il calvario che ha subito il Professore Antinori è stato il frutto di una ingiustizia che l'ha travolto per un mero pregiudizio!», ha commentato l'avvocato Gabriele Maria Vitiello.

«Antinori è un professionista serio, uno scienziato di levatura internazionale che ha dimostrato ancora una volta che gli uomini liberi sono più forti di qualsiasi abuso.

Da oggi riscopriamo che lo Stato di diritto esiste», ha aggiunto il difensore dopo il verdetto di oggi. Il medico, assistito dai legali Vitiello e Tommaso Pietrocarlo, è stato assolto con formula piena dalle due accuse di violenze sessuali, contestate per presunti abusi nel dicembre 2015, dalla nona sezione penale (presidente del collegio Mariolina Panasiti). Per le altre imputazioni, che riguardavano sempre casi con al centro clienti della sua clinica e donatrici di ovuli, è stato dichiarato il «non doversi procedere» per difetto di querela, dopo la riqualificazione dei reati di furto aggravato e violenza privata in «esercizio arbitrario delle proprie ragioni» e di un'accusa di estorsione in «tentativo di truffa».

Nel novembre 2020 il ginecologo era stato condannato in via definitiva per aver prelevato, nella primavera del 2016, gli ovociti a una ragazza di 23 anni che aveva denunciato di essere stata immobilizzata, sedata e poi costretta a subire l'intervento. E il Tribunale di Sorveglianza di Milano, poco dopo, accogliendo la richiesta dei difensori, ha stabilito che il 77enne poteva scontare la pena in detenzione domiciliare e non in carcere per motivi di salute. Nei mesi scorsi il Tribunale milanese aveva già assolto il professore dall'accusa di abusi sessuali nei confronti di un'infermiera di origine russa. Il medico, ha spiegato ancora la difesa, è stato anche prosciolto e assolto in altri procedimenti da accuse di associazione per delinquere finalizzata al commercio di ovociti, di violenza privata e esercizio abusivo della professione.

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