Treviso, sesso con il parroco: cinque euro per un "incontro" in canonica e l'uso della bici in prestito

Il marocchino accusato di estorsione al parroco racconta i dettagli dei rapporti avuti
di Marco Aldighieri
3 Minuti di Lettura
Venerdì 11 Settembre 2020, 08:04 - Ultimo aggiornamento: 10:53

Lo scandalo a luci rosse che ha travolto una parrocchia del Camposampierese, con il passare dei giorni si arricchisce di nuovi e sempre più scabrosi particolari. Il sacerdote, sotto la guida della Diocesi di Treviso, nell'arco di un anno e mezzo avrebbe avuto almeno tre rapporti sessuali, consumati in canonica, con il suo estorsore. E in cambio di sesso al giovane marocchino, ancora in carcere, avrebbe allungato 5 euro ad ogni incontro e gli avrebbe prestato la sua bicicletta. Poi il nordafricano, stanco di ricevere così poco denaro, lo ha ricattato spedendogli, alla fine di agosto, un paio di lettere di minacce. Intanto Zouhair Abousad, 26 anni di Campodarsego, attraverso il suo legale Marco Borella del foro di Venezia, ha presentato domanda al tribunale del Riesame lagunare per ottenere un misura restrittiva più morbida della detenzione. Il giudice emetterà una sentenza nell'arco di dieci giorni.

 

Sesso con il parroco: "La relazione va avanti da anni, mi sono stancato e ho deciso di vendicarmi"

Estorsione a luci rosse al parroco dopo il rapporto sessuale in canonica.

Lo scandalo in provincia di Padova. L'arresto dei due fratelli marocchini accusati di estorsione ai danni di un parroco del Camposampierese , territorio sotto la diocesi di Treviso, è stato convalidato.


 

L'arresto dei due fratelli marocchini accusati di estorsione ai danni di un parroco del Camposampierese, territorio sotto la diocesi di Treviso, è stato convalidato. Ieri mattina i due, affiancati dal legale Marco Borella del foro di Venezia, durante l' interrogatorio di garanzia davanti al Gip Domenica Gambardella hanno voluto difendersi dalle accuse.


 

Sesso con il parroco: il racconto

Secondo il racconto fatto dal marocchino agli inquirenti, lui e il prete avevano iniziato una relazione circa un anno e mezzo fa. I due avrebbero consumato almeno tre rapporti sessuali all'interno della canonica. E in cambio di queste prestazioni sessuali, il nordafricano avrebbe ricevuto cinque euro per ogni incontro e il prestito della bici del sacerdote. E in molti hanno raccontato ai carabinieri di avere visto Abousad girare per il paese in sella alla bicicletta del parroco. «Il sacerdote ospitava in casa sua tanti giovani stranieri» ha anche detto il 26enne marocchino agli investigatori.
 

Rapporti in canonica per 5 euro

Abousad, stanco di ricevere appena 5 euro per i suoi favori sessuali al sacerdote, ha deciso di vendicarsi. A partire dalla fine di agosto ha spedito al prete un paio di lettere anonime. Sappiamo che hai avuto rapporti con questo ragazzo di cui abbiamo le foto. Paga 40 mila euro. In una seconda, sempre dello stesso tenore, la cifra da estorcere era scesa a 15 mila euro. Fino a quando Abousad ha chiamato al telefono cellulare il parroco, dichiarando di essere lui l'autore delle lettere. A questo punto i due si sono contattati per diversi giorni, fino a quando il religioso ha deciso di allungare al marocchino 4 mila euro per comprare il suo silenzio. Ma il sacerdote, ormai senza via d'uscita, ha avuto anche il coraggio di andare dai carabinieri. I militari, sabato scorso, hanno stretto le manette ai polsi a Zouhair Abousad e al fratello Zakaria. Le indagini non sono ancora concluse e gli inquirenti stanno dando la caccia alle presunte foto o video a luci rosse girato dal marocchino in canonica durante un incontro sessuale con il prete.

© RIPRODUZIONE RISERVATA