Serena Fasan ha gridato aiuto prima di morire. I genitori della farmacista morta: «Era epilettica»

Serena Fasan ha gridato aiuto prima di morire. I genitori della farmacista morta: «Era epilettica»
di Maria Elena Pattaro
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Domenica 29 Agosto 2021, 07:21 - Ultimo aggiornamento: 15:12

«Aiuto». Un solo grido, ancora tutto da chiarire. È la richiesta di soccorso di Serena Fasan, la farmacista di 37 anni trovata senza vita dal compagno Matteo Piva mercoledì pomeriggio nel loro appartamento di Castelfranco Veneto. L'urlo è stato sentito da alcuni vicini, che però non vi hanno dato troppo peso. Nella cameretta accanto il bimbo di 2 anni e mezzo dormiva beato. Quelle sono state probabilmente le ultime parole di Serena. Il compagno l'ha trovata riversa a terra alle sei e mezza di sera, nella loro abitazione di via Ponchini. Era corso a casa sollecitato dal suocero: Serena non rispondeva al telefono da ore. «Quando ho aperto la porta era già morta, il corpo era rigido, le labbra serrate e schiumava sangue dalla bocca», ha riferito Piva. La Procura di Treviso ha aperto un fascicolo per omicidio volontario.

Serena Fasan morta a 37 anni, la farmacista di Castelfranco aveva dei segni sul collo

Farmacista trovata morta, lo zio si toglie la vita buttandosi da un ponte: non avrebbe retto il dolore


NESSUN SOSPETTO
Nessun indagato per ora, il compagno ha un alibi di ferro: a quell'ora era al lavoro nel suo pub Ai do gatti.

Nemmeno lo zio Simone Fasan, 55 anni, morto suicida la notte stessa, sarebbe passato quel pomeriggio in via Ponchini, stando all'analisi delle celle telefoniche agganciate e ai filmati della videosorveglianza cittadina. I parenti confermano che era con loro. Una tragica coincidenza, dunque: è questa l'ipotesi per cui propende il pubblico ministero Mara De Donà, titolare delle indagini, che ha aperto un fascicolo anche sul suicidio dell'uomo. A dare una risposta dirimente sarà l'autopsia sul corpo di Serena Fasan, a cominciare da quei segni sul collo. Sarebbero stati lasciati dai soccorritori che hanno tentato di rianimarla, secondo la Procura. I genitori di Serena sono invece convinti che la figlia si sia premuta il collo per cercare di fermare la schiuma che le usciva dalla bocca durante un improvviso attacco epilettico che non le ha lasciato scampo. La madre Laura ha raccontato che Serena ha avuto una crisi qualche anno fa, nel giardino di casa, e che è stata salvata dal padre, tecnico radiologo all'ospedale di Castelfranco ora in pensione.

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