Scuola superiore, si ritorna in presenza lunedì 1 febbraio per otto regioni. Ecco quali

Scuola superiore, si ritorna in presenza lunedì 1 febbraio per otto regioni. Ecco quali
di Lorena Loiacono
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Venerdì 29 Gennaio 2021, 12:20 - Ultimo aggiornamento: 22:55

La scuola si prepara a tornare al completo con oltre 2,5 milioni di studenti delle superiori. Lunedì 1 febbraio è previsto infatti il rientro tra i banchi degli studenti delle scuole superiori della Campania, della Puglia e della Calabria, Basilicata, Sardegna, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Si tratta dei territori dove le ordinanze regionali indicano l'obbligo di lezioni a distanza fino al 31 gennaio. Quindi, salvo nuove ordinanze dell'ultimo minuto, lunedì si torna in presenza. Potrebbero tornare in classe a partire dalla prossima settimana, scaglionati, anche gli studenti della Sicilia che, pur essendo ora una regione in zona rossa, potrebbe diventare arancione e riaprire le classi per le superiori e le seconde e terze medie.

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Ultimo rientro

Si tratta quindi dell'ultimo blocco di rientro, visto che sono già rientrati a fare lezione in presenza gli studenti di Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta dall'11 gennaio e poi tra il 18 e il 25 i ragazzi del Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Umbria, Liguria, Bolzano e Trento.

In presenza per metà

Da lunedì quindi le classi riapriranno per il 50% dei ragazzi: è difficile infatti riuscire a riportare tra i banchi il 75% anche se, comunque, sarebbe concesso.

Si tratta però di consentire alle singole scuole di decidere l'organizzazione interna migliore.

Didattica a richiesta

Si torna, sì, ma non sono tutti d'accordo. In due Regioni, infatti, le polemiche vanno avanti: si tratta della Puglia e della Calabria dove il ritorno in classe potrebbe essere solo a richiesta. In Puglia, infatti,la situazione si presenta in maniera diversa: è prevista infatti la possibilità per gli alunni e i genitori di chiedere alla scuola di appartenenza di poter frequentare anche solo a distanza. «La Giunta regionale ha approvato il “Piano per la ripartenza della scuola in sicurezza” che, a partire dall’1 febbraio, prevede tre linee di azione fondamentali – ha annunciato l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco - l’istituzione del team degli operatori sanitari nelle scuole, un programma di esecuzione sistematica di tamponi antigenici rapidi negli operatori scolastici, e un piano strategico per la vaccinazione anti Covid degli stessi operatori, in base a un criterio di età e presenza di fragilità».

Stesso discorso per la Calabria dove il presidente facente funzioni, Nino Spirlì, sta lavorando ad una nuova ordinanza che permetterebbe di “accontentare tutti” lasciando alle famiglie calabresi di decidere in libertà se mandare i loro figli in classe o se fagli seguire le lezioni online da casa: “La didattica a distanza – ha spiegato in una diretta social - è un'esigenza però, nel pieno rispetto di chi non la pensa come me, ritengo che una buona proposta sia quella di utilizzare uno strumento nuovo con la proposta della didattica integrata. Le famiglie potranno scegliere se fare studiare da casa i propri figli o in presenza, sempre d'accordo con gli istituti scolastici».

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