Scialpinista ritrovato vivo dopo 25 ore nella neve, i messaggi alla moglie: «Non voglio lasciarvi soli»

Giorgio De Bona
di Olivia Bonetti
4 Minuti di Lettura
Lunedì 20 Dicembre 2021, 14:00 - Ultimo aggiornamento: 22:55

ALPAGO - «Mi ha detto che per questa stagione archivia gli sci, ma io so che è la sua passione mi basterebbe che non andasse da solo». Annalisa Dal Borgo, la moglie Giorgio De Bona, ha sempre sostenuto il marito nella sua passione. Molto conosciuta in paese perché titolare del negozio Annalisa Abbigliamento e Sanitaria di Puos, ha vissuto ore di angoscia. È la sorella del sindaco di Chies, Gianluigi Dal Borgo, che a sua volta è sposato con la sorella di Giorgio De Bona. Ieri mattina alle 11.30 quando il marito è stato ritrovato le sono arrivati sul cellulare i 4 lunghi messaggi che lui, in quella situazione estrema le aveva mandato, prima chiedendo aiuto e poi quasi dicendole addio. «Forse vivrò ancora due giorni - ha scritto Giorgio nell'ultimo messaggio alla moglie - e spero di non soffrire, ma tu soffrirai di più di me. Ti chiederai: Perché mi hai abbandonata?. Sono uno stupido idiota, però sono qua che batto i piedi tutta la notte perché voglio accarezzarti ancora». Mentre Annalisa legge queste parole non riesce a trattenere le lacrime, una commozione che mette a nudo tutto quello che ha passato nelle ultime 25 ore.

Sorelle morte a Roma, al vaglio telecamere e cellulare: non si esclude l'alta velocità


LA PAURA

Sono stati momenti di paura per lei e i due figli di 10 e 14 anni.

L'allarme è scattato quando Giorgio non ha fatto rientro per pranzo sabato. «È una persona metodica - racconta la moglie - quando esce per le sue escursioni. È un atleta, fa maratone e tanto altro. Lui parte presto e per mezzogiorno di solito è qua. Mi scrive, mi manda una foto di dove va, ma sabato nulla». In un primo momento però, pensa che si tratti di un semplice ritardo: dà da mangiare ai figli. Poi le ore passano e non ci sono notizie di Giorgio. A quel punto chiede aiuto al fratello che a sua volta chiama il 118 e alle 14.30 si mette in moto la macchina dei soccorsi. «Non ho mai pensato che non potesse non farcela - sottolinea la moglie -: alla sera quando mi han detto che non hanno trovato niente, neanche uno sci, speravo che si fosse rifugiato da qualche parte. Lui mi dice sempre l'uomo può stare tre giorni senza mangiare, certo ero preoccupata, ma so che lui è forte». Ieri mattina alle 11.30 il ritrovamento e l'arrivo al cellulare di Annalisa di tutti i messaggi che il marito le aveva mandato. «Lo zaino lo aveva perso nella caduta, ma il suo telefono lo aveva ed è rimasto sempre acceso, si è spento oggi (domenica ndr) alle 15».

LA SPERANZA

Alessandro non ha mai dormito, non aveva da mangiare o da bere: è rimasto sveglio battendo i piedi e scrivendo alla moglie. Nel primo diceva solo Sono caduto in una dolina tra Monte Cavallo e Rifugio Semenza. «Mi diceva che stava bene - spiega la moglie -, che però i soccorsi non lo vedevano alle 10 ha sentito anche un segnale Arva (Apparecchio di Ricerca in Valanga), ma nessuno lo ha trovato, sapeva però che non lo avrebbero lasciato lì e sarebbero tornati a cercarlo. Nell'ultimo messaggio mi ha scritto. Se si spegnerà il cellulare e chissà... quando lo ritroveranno insieme a me. Sono risalito dall'abisso solo pensando ai nostri figli: così non morirò nell'oscurità. Poi mi ha detto che vedeva il cielo e che gli sembrava di vedere me, così a fine sarà meno triste».

© RIPRODUZIONE RISERVATA