Sci, quando riaprono gli impianti? C'è la data e il nuovo protocollo. I gestori: «Noi pronti»

Sci, quando riaprono gli impianti? C'è la data e il nuovo protocollo. I gestori: «Noi pronti»
di Francesco Malfetano
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Mercoledì 27 Gennaio 2021, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 08:35

Stavolta appassionati e gestori degli impianti ci credono davvero: il 15 febbraio lo sci può ripartire. L'ultima chiamata per la settimana bianca infatti, è arrivata solo qualche giorno fa quando il Comitato Tecnico Scientifico ha accettato (in verità apportando alcune modifiche alla versione originaria) il protocollo di sicurezza presentato Conferenza delle regioni e delle province autonome. Un passaggio necessario per salvare la stagione perché, come stabilito dal Dpcm del 16 gennaio, la validazione di un nuovo protocollo da parte del Cts era considerato il primo step anche solo per ragionare sulle riaperture degli impianti di risalita.

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Funivie e Skypass

Il documento - che già stabiliva le norme per il distanziamento sugli impianti e la capienza massima su funivie e ovovie - è stato quindi integrato con due nuove indicazioni.

La prima, utile a contingentare le presenze sulle piste ed evitare le resse agli impianti di risalita, prevede che le vendite degli Skipass siano obbligatoriamente effettuate attravrerso sistemi di prenotazioni online. La seconda, aiutata proprio dalla gestione delle prenotazioni, è l'indice di capienza massima di ciascun impianto: questa è stata rivista al ribasso e sarà al massimo del 50 per cento e arrotondata per difetto. 

 

Indicazioni che non hanno stupito i gestori degli impianti di risalita che, anzi, sono ormai pronti a ripartire. «In questi mesi quasi tutti i comprensori si sono attrezzati per le vendite on line» ha rassicurato ad esempio l’UNCEM, l’Unione dei Comuni Montani. O ancora «Ci siamo preparati con grande impegno fin dalla scorsa estate - ha dichiarato Marco Pappalardo direttore marketing del Dolomiti SuperSki - per mettere a punto misure operative che minimizzassero i rischi legati ai contagi da Covid-19. Abbiamo collaborato intensamente con le autorità e con il Comitato Tecnico Scientifico alla elaborazione di un sistema di regole, mettendo sempre al primo posto la sicurezza degli sciatori.L’approvazione da parte del CTS del protocollo di funzionamento degli impianti di risalita, e la validazione dello stesso avvenuta poche ore fa da parte della Conferenza delle Regioni, continua Pappalardo, rappresentano un passo importantissimo che consente finalmente di dare certezze e di intravedere la luce in fondo al tunnel».

Gli spostamenti tra regioni

In realtà però per quanto le piste siano ormai pronte, favorite dalla quantità copiosa di neve scesa nelle ultime settimane, non è ancora detto che la riapertura vada a buon fine. Nonostante i numeri del contagio siano in costante miglioramento (per quanto sia ancora impossibile sentirsi al sicuro) la divisione dell'Italia in fasce di rischio e colori non consente lo spostamento in entrata e uscita da regioni e province autonome salvo che per validi motivi come lavoro, studio o salute. In questo momento quindi, gli impianti rischierebbero di restare senza sciatori eccetto che quelli che vivono nelle immediate vicinanze delle piste. Tuttavia il divieto di spostamento, valido anche tra territori in fascia gialla, proprio come la chiusura delle piste scade il prossimo 15 febbraio. Se però la situazione epidemiologica dovesse riportare la curva dei contagi a salire verso l'alto, questa data potrebbe finire con l'essere posticipata. E lo stesso accadrebbe anche per gli impianti di risalita.

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