Prova le scarpe, ma dentro c'è l'antitaccheggio e resta invalido. Decathlon dovrà risarcire 19mila euro

Mestre, l'uomo ha 54 anni: ecco la sua storia

Prova le scarpe, ma dentro c'è l'antitaccheggio e resta invalido. Decathlon dovrà risarcire 19mila euro
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Giovedì 23 Febbraio 2023, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 07:27

MESTRE - Mentre si stava provando un paio di scarpe sportive, improvvisamente sentì un dolore lancinante e si accorse che nel tallone del piede destro era penetrato un chiodo antitaccheggio, della lunghezza di circa due centimetri, la cui estrazione provocò un’abbondante perdita di sangue. Vittima della singolare disavventura, verificatasi nell’estate del 2015, è un ristoratore veneziano che all’epoca dei fatti aveva 54 anni. A seguito dell’infortunio, l’uomo riportò un’invalidità permanente del 3 per cento, con inabilità temporanea protrattasi per complessivi 45 giorni. E, dopo essere guarito, ha avviato una causa civile contro il negozio del quale era entrato per fare acquisti, il punto vendita Decathlon di Mestre, assistito dagli avvocati Augusto Palese e Niccolò Bullo.

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LA SENTENZA La sentenza è stata depositata qualche giorno fa dalla giudice del Tribunale di Venezia, Maddalena Bassi, la quale ha condannato la società Decathlon Italia, rimasta contumace, a corrispondere una somma di circa 15mila euro (comprensiva di spese mediche e consulenze) a titolo di risarcimento del danno biologico, nonché ulteriori 4mila euro a rifusione delle spese processuali da lui sostenute.

La sentenza è provvisoriamente esecutiva, e dunque il risarcimento dovrà essere versato, ma Decathlon Italia potrà ovviamente presentare appello. Nel quantificare il risarcimento, il Tribunale si è basato sui risultato di una consulenza tecnica d’ufficio affidata al dottor Antonello Cirnelli, alla quale ha partecipato anche il consulente tecnico di parte nominato dai legali del danneggiato, il dottor Gianni Barbuti.

 

Nel corso della causa sono state acquisite anche le testimonianze rese da un un collega del ristoratore, che si trovava assieme a lui all’interno del negozio, nonché un commesso di Decathlon che ha assistito alla scena. Sulla base di quanto emerso, la giudice ha accertato la piena responsabilità dell’infortunio in capo a Decathlon Italia: la società, in qualità di custode dei prodotti esposti per la vendita, deve infatti vigilare sulla sicurezza. Nel caso specifico l’antitaccheggio risultava aperto e il chiodo si era conficcato nel tallone dell’ignaro e incolpevole acquirente.

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