Intossicati a Milano, scambio d'identità choc: madre scopre all'obitorio che il figlio è vivo, a morire è l'amico Francesco

Era stato infatti comunicato che a rimanere ucciso dalle esalazioni killer (probabilmente diffuse da una caldaia malfunzionante) era stato il 21enne Pietro Caputo di Torre Annunziata. Ma il giovane è vivo, ricoverato in gravi condizioni

Intossicati a Milano, scambio d'identità choc: madre scopre all'obitorio che il figlio è vivo, a morire è l'amico Francesco
di Valentino Di Giacomo
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Giovedì 10 Novembre 2022, 20:12 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 07:39

Una famiglia che crede di dover correre a Milano per recuperare il corpo di suo figlio morto lo trova invece vivo, un'altra famiglia che per lo stesso motivo corre in Lombardia pensando di andare a trovare il proprio figlio ricoverato in ospedale, viene invece a sapere che il proprio ragazzo è deceduto. È il colpo di scena tragico seguito alla fuga di monossido avvenuta in un residence di Segrate dove alloggiavano un 24enne di Torre del Greco e un 21enne di Torre Annunziata. Uno scambio di persona che ha aggiunto ulteriore choc per le famiglie dei due ragazzi intossicati ieri al residence di Segrate.

Il tragico scambio di identità

Era stato infatti comunicato che a rimanere ucciso dalle esalazioni killer (probabilmente diffuse da una caldaia malfunzionante) era stato il 21enne Pietro Caputo di Torre Annunziata, mentre in una camera iperbarica al Fatebenefratelli di Milano era il 24enne Francesco Mazzacane di Torre del Greco. È invece il contrario, a morire è stato Francesco, in gravi condizioni in ospedale c'è Pietro.

Un errore dovuto a quando i sanitari del 118 sono entrati in quella stanza del Linate Residence di Novegro, avevano visto i documenti di Pietro Caputo appoggiati su un comodino. Da quella parte del letto, c'era il corpo di un giovane senza vita. Per questo motivo, hanno pensato che ad essere deceduto fosse lui, il 21enne di Pompei residente a Torre Annunziata.

 

La tragica scoperta

La tragica scoperta l'hanno fatta i familiari di Pietro che quando, come da prassi, si sono recati nella camera mortuaria per effettuare il riconoscimento del cadavere hanno appurato che non era il corpo di loro figlio quello esanime, ma di Francesco Mazzacane. Ora la famiglia di Pietro è al Fatebenefratelli di Milano a pregare che il ragazzo possa salvarsi, la madre e la sorella di Francesco non hanno più lacrime. Pensavano che il loro congiunto fosse sì in gravi condizioni, ma ancora in vita. Ieri sera la tragica scoperta. 

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