Znaidi, nella missiva pubblica dal Corriere della Sera, si lamentava di aver aspettato due anni e cinque mesi dalla richiesta: «Mancava davvero poco per diventare italiana e continuare il mio percorso di studi. Ora dovrò aspettare ancora 1 anno e 7 mesi e non potrò partecipare a nessun concorso, tantomeno a quello che sogno da sempre: diventare funzionario della Farnesina», aveva scritto la giovane.
Salvini, dopo aver visto il messaggio, ha risposto alla donna assicurando che il decreto di concessione della cittadinanza è alla firma del capo dello Stato. «Sono felice di comunicarti l'esatto contrario - ha scritto il titolare del Viminale -. L'istanza ha avuto parere positivo: il decreto di concessione della cittadinanza è alla firma del presidente della Repubblica. Ciò dimostra - ha aggiunto Salvini - che le tue preoccupazioni erano infondate, esattamente come moltre critiche sollevate nei confronti del mio lavoro».
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