Salmo, concerto senza distanziamento a Olbia. Ira Fedez: «Sputo in faccia agli onesti». E lui replica

Salmo, concerto senza distanziamento a Olbia. Ira Fedez: «Sputo in faccia agli onesti». E lui replica
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Sabato 14 Agosto 2021, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 11:22

È bufera sul concerto organizzato ieri da Salmo a Olbia. «Mi faccio arrestare pur di suonare», aveva detto alcuni giorni fa, promettendo di mettere su un concerto-evento a sostegno della Sardegna, dopo i violenti incendi che hanno falcidiato l'isola. Promessa mantenuta. Il rapper si è esibito ieri 13 agosto nella sua Olbia, in un evento «improvvisato» della durata di 45 minuti davanti a una folla di giovani, accalcati nei pressi della ruota panoramica della città sarda senza distanziamento, né mascherine. Un maxi-assembramento che ha scatenato inevitabili polemiche. 

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Salmo, l'attacco di Alessandra Amoroso

L'evento, tuttavia, non è piaciuto a tutti. Sui social, dove il concerto è stato promosso e lanciato, c'è anche chi si scaglia contro l'iniziativa di Salmo. Tanti i commenti di utenti indignati per il mancato rispetto delle norme di distanziamento sociale. Le invettive più rumorose, però, arrivano dai "colleghi" di Salmo. La cantante Alessandra Amoroso su Twitter ha scritto: «Se la tua serata aveva l’intento di una raccolta fondi (giustamente per la tua regione) e per dare voce al nostro settore, ci tengo a dirti che qualcosa è andato davvero storto… Nel rispetto di tante persone credo sia opportuna una tua spiegazione.

Grazie». 

Fedez: «Avete sputato in faccia ai lavoratori onesti»

Molto decisa anche l'invettiva di Fedez che attraverso i social ha detto: «Sfruttare la nostra condizione di privilegio, aggirare le regole per soddisfare capricci personali. Questo non aiuta nessuno. Avete sputato in faccia a migliaia di onesti lavoratori dello spettacolo che quest’anno cercano di tirare avanti con immensi sacrifici rispettando le regole per andare alla pari con i conti (quando va bene)».

Gemitaiz: «Mi sono rotto...»

Anche Gemitaiz ha voluto dire la sua in una serie di storie Instagram: «Io mi sono rotto il ca**o di vedere i concerti pieni con la gente in piedi mentre io e molti miei colleghi (gli unici con le palle e il senso civico a questo punto) aspettiamo da due anni di poter fare il nostro lavoro, aspettiamo da due anni di dare voce alla nostra passione. L’Italia è un Paese di furbetti e ipocriti, ecco perché vi consiglio spesso di andarvene se avete modo». Il rapper ha inoltre aggiunto: «Non cominciate con le polemiche. Un artista non molta un palco, non monta un service audio, non ha proprietà del suolo pubblico né le facoltà per fare certe cose. Sennò facevamo i Block party ogni weekend da dieci anni. Qui il problema è di chi ha la facoltà di scegliere cosa è giusto e cosa è sbagliato. E anche se sarebbe bello, non sono gli artisti ad avere questa opportunità».

Lo scontro Salmo-Fedez

Nel pomeriggio è arrivata la replica del rapper che ha attirato altre critiche: «Ieri non c’è stata nessuna raccolta fondi – ha scritto su Instagram - ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna. Ad agosto il centro di Olbia è sempre affollato esattamente come le spiagge. Gli assembramenti creati dalla finale degli Europei andavano bene, il mio concerto gratuito no. Ora avete una persona con cui prendervela. Non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole. Potevo andare a farmi la vacanza come Fedez invece sono sceso per strada e ho detto la mia. Se avessi voluto seguire le regole non avrei fatto l’artista!».

Non è tardata la risposta di Fedez, che attraverso il progetto Scena Unita ha aiutato (insieme a tantissimi altri artisti) migliaia di lavoratori del mondo dello spettacolo in difficoltà: «Ho cercato in due occasioni di coinvolgerti in progetti benefici. Al progetto di Scena Unita hanno aderito tutti gli artisti di Machete (un'etichetta discografica, ndr) tranne te. Qualche settimana fa mi hai scritto per avere un parere su cosa fare per aiutare la Sardegna, ti ho risposto immediatamente mettendomi a disposizione e ho cercato di coinvolgerti in un progetto comune ma sto ancora aspettando una tua risposta. Dall'altra parte se ha già fatto beneficenza di tasca tua che senso ha fare un concerto e mettere a rischio persone, un intero settore e una regione in difficoltà? Cosa volevi dimostrare? Non so che accordi tu abbia preso con il sindaco di Olbia e sinceramente non voglio saperlo, ma il fatto che tu sia riuscito a montare un palco alla luce del sole mi fa pensare che più che ingrangere le regole tu sia andato a braccetto con le istituzioni malate che te lo hanno permesso».

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