Da Roma a Monte Livata e Terminillo, stretta anti-furbetti degli sci: ecco cosa sta accadendo

Da Roma a Monte Livata e Terminillo, stretta anti-furbetti degli sci: ecco cosa sta accadendo
di Giampiero Valenza
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Martedì 15 Dicembre 2020, 19:42 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 12:53

Occhi aperti negli impianti sciistici in tutta Italia e anche nel Lazio contro i "furbetti dello sci": quelli che, per bypassare le disposizioni anti-Covid, pur di sciare sono disposti a spacciarsi per atleti. La Fisi, la Federazione italiana sport invernali sta monitorando il fenomeno con le varie sedi regionali per cercare di evitare che proprio i furbetti possano entrare negli impianti in barba alle norme che permettono ai soli agonisti di andare sulle piste.

Posti sotto attenzione, dunque, anche i diversi i comprensori sciistici laziali.

Tra questi, Campo Stella a Leonessa (Rieti), il Terminillo, per poi passare a Campo Catino e Campo Staffi, in Ciociaria, fino al Monte Livata, l'unico impianto sciistico in Provincia di Roma.

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La stretta

Dalla Fisi sottolineano come un conto sia l'attività sportiva agonistica e un altro è la condizione di chi fa sci come "turismo sulla neve".

In Italia quella del mondo agonistico dello sci può contare su una rete ben articolata: sono 1.100 gli sci club di tutto lo stivale. In una stagione ordinaria, fuori dalla pandemia, gli atleti gareggiano in più di 7.000 gare svolte in un solo inverno. 

"Non esiste che un qualunque appassionato o addirittura un principiante possa andare a sciare semplicemente facendo la tessera Fisi - ha scritto in una lettera il presidente della Federazione, Flavio Roda - La Fisi è la prima a condannare questo genere di atteggiamenti, dettati probabilmente da troppa faciloneria, che non rientrano nelle direttive federali".

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