Coronavirus, il dossier del Lazio: «Più di un positivo su due lasciato partire dalla Sardegna con sintomi»

Coronavirus, il dossier del Lazio: «Più di un positivo su due lasciato partire dalla Sardegna con sintomi»
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Mercoledì 2 Settembre 2020, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 16:44

«Il 59% dei pazienti positivi al coronavirus rientrati dalla Sardegna è stato lasciato partire nonostante già prima dell'imbarco manifestasse i sintomi dell'infezione». Questo, in estrema sintesi, il contenuto di un dossier redatto dalla Regione Lazio e inviato al Ministero della Salute.

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Il rapporto, elaborato dal Servizio regionale del Lazio per la sorveglianza delle malattie infettive (Seresmi) insieme allo Spallanzani, è stato visionato anche dal quotidiano Il Messaggero, che riporta diversi dati: «Su 764 casi con link epidemiologico alla regione Sardegna, 449 (il 59%) sono casi con sintomi». Si tratterebbe, come confermato anche dall'assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D'Amato, di persone che si sono imbarcate sui traghetti o sugli aerei nonostante avessero già alcuni sintomi come tosse, febbre e bruciore agli occhi. 

«Il tema è preoccupante e il Ministero della Salute dovrà affrontarlo. Anche per questo abbiamo deciso di realizzare questo rapporto e nelle prossime settimane i nostri esperti elaboreranno altre analisi», le parole di D'Amato. Al momento, per chi rientra dalla Sardegna non c'è alcun obbligo di effettuare il tampone al rientro, a differenza di quanto accade per chi torna da Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Il test è su base volontaria e può essere effettuato in 19 diversi drive-in istituiti dalla Regione Lazio, oltre al centro per i tamponi rapidi operativo nel porto di Civitavecchia.

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