Ladri fanno un foro nella vetrina e rubano un Rolex tempestato di diamanti. Il gioielliere: «In Italia ce ne sono solo due»

Furto ad Abano (Padova) da oltre 100mila euro

Ladri fanno un foro nella vetrina e rubano un Rolex tempestato di diamanti. Il gioielliere: «In Italia ce ne sono solo due»
di Eugenio Garzotto
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Sabato 27 Maggio 2023, 12:09 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 11:56

ABANO (PADOVA) - Spaccata in una gioielleria nel pieno centro di Abano. Nella notte fra lunedì e martedì, i malviventi hanno preso di mira la boutique "Il Gioiello" di via Vespucci, una laterale dell'isola pedonale. Dalla vetrinetta del negozio si sono volatilizzati un costoso Rolex tempestato di diamanti e altri preziosi per un bottino complessivo stimato attorno ai 100mila euro.

La spaccata

«I ladri hanno agito da veri professionisti - racconta il titolare Gian Marco Tonello, che nel 2020 ha rilevato l'attività, una delle gioiellerie storiche della città termale -.

Usando una sega circolare hanno praticato un foro nel vetro, ne hanno spinto all'interno la porzione tagliata, e poi per loro è stato un gioco da ragazzi arraffare gli articoli esposti». Il più prezioso dei quali, come detto, è un Rolex Date Just "Iced Out" impreziosito da 14 carati di diamanti del valore di circa 30mila euro. «In Italia - sottolinea il giovane gioielliere - ce ne sono solamente due. Uno era il mio». L'elenco di quanto trafugato è lungo: i banditi si sono infatti impadroniti anche di una "parure" con rubini, di un bracciale di diamanti da 2 carati, di un braccialetto da 6,6 carati con zaffiri naturali colorati e di un anello con 1,5 carati di rubini e 1 carato di diamanti. «Avevo messo l'orologio in vetrina la sera precedente - continua Gian Marco Tonello -. Mi sembra molto difficile pensare a una semplice coincidenza. Evidentemente, qualcuno mi teneva d'occhio. I ladri hanno oscurato le due telecamere prima di entrare in azione».

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Il testimone

L'incursione ha avuto un testimone, che però ha fornito una descrizione molto parziale degli autori del colpo. «Un inquilino della palazzina è stato svegliato da una serie di tonfi - racconta ancora il gioielliere -. Di sicuro, si trattava del rumore prodotto dalla spinta verso l'interno dell'espositore della porzione di vetro rimossa. Si è affacciato e ha visto due persone. Si è subito messo a gridare e loro sono scappati a piedi verso il parcheggio di piazzetta Cortesi. Correvano velocissimi. Erano snelli e di media statura, vestiti di nero. Non li ha visti in faccia: era coperta forse da un cappuccio o da una calza». La spaccata è avvenuta attorno alle 2,30 del mattino. Il titolare si è precipitato sul posto assieme a una pattuglia dei militari dell'Arma che ha effettuato i primi rilievi e raccolto una deposizione preliminare. «Il giorno dopo mi sono recato in caserma. I carabinieri mi hanno detto che visioneranno i filmati delle telecamere di sorveglianza del vicino parcheggio, nella speranza di raccogliere elementi utili».

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L'ultimo precedente

L'ultima spaccata registratasi ad Abano Terme risale all'aprile dell'anno scorso, quando venne presa di mira la galleria d'arte "Fratelli Orler", anch'essa nel pieno centro dell'isola pedonale, a due passi da Piazza della Repubblica. Dopo avere abbattuto con un arnese da scasso la vetrina, i malviventi si impossessarono di 15mila euro di articoli in argento. Esattamente un anno prima, era toccato al negozio di abbigliamento "Luxury House", nel Parco Urbano Termale, a poche centinaia di metri in linea d'aria dalla gioielleria di via Vespucci. Contro l'ingresso principale era stato lanciato a tutta velocità come ariete un veicolo in retromarcia. Si erano volatilizzati capi di lusso per un totale di 50mila euro. Tutti questi colpi, quindi, sono stati messi a segno in un perimetro molto ristretto.

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