Le tecniche investigative nell'era digitale, presentato a Roma “Investigare 4.0”: un viaggio nell'universo delle indagini curato dal prefetto Rizzi

Le tecniche investigative nell'era digitale, presentato a Roma Investigare 4.0 : un viaggio nell'universo delle indagini curato dal prefetto Rizzi
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Venerdì 9 Luglio 2021, 09:21

Dal sopralluogo alle scienze forensi, passando per l'esame dei crimini più gravi fino ad arrivare ai temi della vittimologia, della nascita della violenza, della comunicazione e del giornalismo investigativo, per offrire lo
spaccato attuale della criminologia e della criminalistica. Sono gli argomenti di cui tratta il volume “Investigare 4.0 - Criminologia e Criminalistica - Viaggio nel mondo delle indaginì”, curato dal prefetto Vittorio Rizzi, vice capo della Polizia e direttore centrale della Criminalpol, insieme con la professoressa Anna Maria Giannini, docente di Psicologia generale presso la Sapienza. Un manuale che gli autori hanno fortemente voluto e che è dedicato «alle vittime che non hanno avuto giustizia».

Il libro è stato presentato ieri nell'Aula magna del Rettorato della Sapienza, Università di Roma, e all'evento hanno partecipato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, il capo della Polizia Lamberto Giannini, la rettrice Antonella Polimeni e numerose altre autorità istituzionali e accademiche. Il volume è un'opera corale scritta, oltre che dai curatori, da altri venticinque professionisti, tra cui diciotto dirigenti della Polizia di Stato, che lavorano quotidianamente per garantire sicurezza. «Affrontiamo temi che spesso vengono proposti al grande pubblico con sensazionalismo e scarsa aderenza ai principi della scienza e che nel libro vengono affrontati facendo riferimento alla cornice normativa, alle scienze forensi e all'analisi dei fenomeni criminali, coniugando l'approccio teorico con quello pratico», ha spiegato Rizzi, investigatore di grande esperienza con un percorso professionale speso nel mondo delle indagini.

«La soddisfazione più grande è che a un anno dall'inaugurazione del corso di laurea in Psicologia giuridica, forense e criminologica, che mi onoro di presiedere, la Sapienza promuova la pubblicazione di un libro che segna le basi della criminologia e criminalistica più attuali», è intervenuta la professoressa Giannini, voce autorevole del mondo scientifico nello studio dei comportamenti umani. 

 Il volume è davvero un viaggio nell'universo delle indagini, un percorso che, attraverso tante storie di investigazioni, parte dal sopralluogo, per passare alle scienze forensi, all'esame dei crimini più gravi fino ad arrivare ai temi della vittimologia, della nascita della violenza, della comunicazione e del giornalismo investigativo per offrire lo spaccato più attuale della criminologia e della criminalistica.  Durante la presentazione, Rizzi ha evidenziato che due sono le linee guida portanti del lavoro: «Quanto ha impattato il fattore progresso e l'innovazione tecnologica sulla criminalità, sul crimine e l'investigazione, mentre l'altro aspetto attiene più a una nuova consapevolezza giuridica ed etica del ruolo delle vittime.

Dall'era analogica all'era digitale il mondo si è trasformato e di conseguenza il modo di investigare. Con questo impatto molte delle nostre certezze si sono frantumate e se questo è stato rivoluzionario, ora dobbiamo prepararci al quello che è il nuovo tsunami che nascerà dall'era quantistica: il mondo dei dati criptati, lo scenario dell'intelligenza artificiale, una nuova dimensione in cui operare consapevoli. La vecchia dimensione della criminalità richiede un approccio completamente diverso - ha aggiunto -. Oggi siamo abituati a scenari cyber molto inquietanti, a parole come malware, ransomware. Uno scenario non futuribile ma che abbiamo vissuto in questi mesi.

 Inoltre il libro affronta anche il tema dell'odio ed è impreziosito da un'intervista alla senatrice Liliana Segre alla quale «è stato chiesto di parlarci non di un odio, ma dell'odio e di quanto sia un tema divisivo, quanto possa generare dolore nella storia dell'umanità», ha precisato Rizzi. E ancora tanti altri argomenti dalla psicologia investigativa alla vittimologia, tutti per cercare di rispondere a un interrogativo «come nasce la condotta violenta». A pochi giorni dall'uscita, il volume ha già ricevuto un ampio apprezzamento, trasversale a diversi ambienti: in quarta di copertina i giudizi entusiasti della giornalista Federica Sciarelli, per cui Rizzi e Giannini sono una garanzia, dello scrittore Gianrico Carofiglio, che avvicina lo scienziato all'investigatore nel coltivare il dubbio come strumento di lavoro, al Segretario generale di Interpol Jurgen Stock, che ha sottolineato come il testo esprima l'eccellente professionalità delle forze di polizia italiane.  

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