Accoltellati per una parola di troppo davanti a un locale: gravi due 23enni, fermati tre nomadi

Accoltellati per una parola di troppo davanti a un locale: gravi due 23enni, fermati tre nomadi
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Sabato 9 Febbraio 2019, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 19:39

I carabinieri di Riccione hanno fermato per tentato duplice omicidio in concorso tre giovani, di cui uno minorenne, fortemente indiziati di aver partecipato all'accoltellamento di due 23enni originari di Gradara, nel Pesarese, avvenuto la scorsa notte intorno all'una al ristorante "La Mulata" di Riccione. Un quarto ragazzo che nei video di sorveglianza si vedrebbe sferrare materialmente il primo fendente all'addome di uno dei due 23enne, sarebbe ancora ricercato. Sarebbero tutti appartenenti allo stesso gruppo familiare, di etnia sinti, residente tra Coriano e Riccione. Già stamattina molti di loro sono stati interrogati dai carabinieri.
 

 

Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Paolo Gengarelli stabiliranno le esatte responsabilità per i quattro aggressori al momento tutti indagati per tentato duplice omicidio e rapina. I due feriti non sono in pericolo di vita ma restano ricoverati in Ospedale a Rimini. «Nel video di sorveglianza - ha raccontato il titolare del locale - si vedono i quattro ragazzi avvicinarsi a due coetanei e chiedere qualcosa. Sono in una zona all'aperto ma, di pertinenza del locale, precisamente all'ingresso dove è permesso fumare. Nelle immagini si vede un ragazzo togliere il cappellino ad un altro, come a provocarlo e poi far partire il colpo. Sono quattro ragazzi contro due. Uno viene ferito subito, l'amico scappa verso l'uscita e viene inseguito dagli aggressori che lo prendono alle spalle».

«Dammi 50 euro che devo comprare la droga», la scintilla che avrebbe scatenato l'aggressione. «Il secondo ferito è stato trovato poco distante l'ingresso del ristorante alla fermata del bus da una sua amica - continua il titolare del locale - noi abbiamo soccorso i due ragazzi, tamponato il sangue e chiamato il 118. La targa dell'auto sulla quale sono scappati i 4 aggressori è stata invece presa da una ragazza. Forse una Mercedes grigia».

Stando sempre a quanto raccontato dai testimoni del locale, i 4 aggressori erano con un gruppo di una ventina di persone tra cui anche un bambino. Poco dopo la mezzanotte, uno degli ospiti, con occhiali scuri, sui 50 anni, che tutti chiamano «zio» ha iniziato a dar fastidio visibilmente alterato, tanto che il locale è stato costretto a spegnere musica e a concludere la serata in anticipo.
L'uomo, però, non avrebbe preso parte all'accoltellamento perché era già uscito dal locale qualche minuto prima.

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