«Le restrizioni natalizie? Potrebbero costare fino a 480 euro per quelle famiglie che, per motivi di sicurezza o perché impossibilitate a muoversi, sceglieranno di lasciare a casa i ‘nonni’ con la badante». E’ quanto dichiara Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico.
Ad aggiungersi al problema della solitudine, che ha riguardato e riguarderà molti anziani nelle prossime settimane, ci sarà anche la questione economica. Le restrizioni da covid, costeranno care agli italiani, che non potranno incontrarsi durante le festività di Natale. «Il Contratto Collettivo nazionale del settore prevede, infatti (art. 16) uno stop totale dall’attività lavorativa per colf, badanti e baby sitter nei giorni 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio.
Fino a 480 euro per gli straordinari della #badante #DpcmNatale #lavoroDomestico
Qui i nostri calcoli 👇https://t.co/EcQP9MbLxt— Assindatcolf (@Assindatcolf) December 18, 2020
«Abbiamo calcolato - prosegue l'associazione - che una badante convivente assistente a persona non autosufficiente, inquadrata quindi a livello Cs e con una paga mensile di circa 990 euro, potrebbe costare all’anziano fino ad 80 euro al giorno, in totale 320 euro per 4 giorni (40 euro al giorno se fosse richiesta la prestazione solo per mezza giornata). Anche la domenica, giorno di riposo, dovrà essere retribuita con gli stessi criteri qualora fosse richiesta un’attività lavorativa straordinaria e nel periodo delle festività ne sono comprese due, il 27 dicembre ed il 3 gennaio: da 320 si potrebbe quindi arrivare ad un ammontare extra di 480 euro».
«Una spesa non indifferente – conclude Assindatcolf – se consideriamo che a dicembre le famiglie datrici di lavoro domestico sono tenute a corrispondere ai propri dipendenti anche la tredicesima mensilità, oltre all’eventuale liquidazione di quota parte del Tfr e che entro il 11 gennaio dovranno essere versati i contributi trimestrali Inps e Cassacolf relativi all’ultimo trimestre 2020».