Doping alla Regata Storica di Venezia. È la prima volta che accade nelle vicende della manifestazione al vertice della voga alla veneta, evento da secoli promosso sul Canal Grande la prima domenica di settembre. Ieri la commissione tecnica e disciplinare del Comune di Venezia ha comminato tredici mesi di squalifica a Renato Busetto, il regatante che, assieme al fratello Roberto, si era classificato secondo nella gara dei campioni su gondolini. Renato ha quasi 50 anni e lavora come gondoliere, una vita passata al remo, appassionato di Venezia e della sua laguna.
I CONTROLLI
Come prassi, la prima e la seconda coppia giunte al traguardo della Regata Storica vengono sottoposte alle analisi antidoping, con prelievo di sangue e delle urine.
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I COMMENTI
«Questa è una bomba lanciata sul mondo delle regate, dove ci sono già molte micce accese - ha commentato il decano della voga, Davide Prevedello - Un pessimo esempio per i giovani e per tutto un movimento che tenta con fatica di rinnovare sport e tradizione, in questa antica, unica e bellissima disciplina come la voga alla veneta».
Il legale invita alla calma.
«Sento il dovere di affermare che nella mia vita professionale raramente mi sono trovato innanzi ad una decisione di simile tenore - critica l’avvocato Daminato - La ritengo ingiusta e gravatoria, con i Busetto esclusi dalla prossima Regata Storica. Nella parte delle motivazioni espresse dalla commissione non c’è alcun richiamo alla normativa “Wada” e “Nado”, che viene richiamata dal bando di partecipazione alla “Storica” e che è l’unica che regola i presunti casi di doping in manifestazioni sportive e nelle modalità di esecuzione dei test. È una decisione che si colloca al di fuori di qualsivoglia ordinamento giuridico. Ho trovato poi inammissibili le anticipazioni di ciò che è avvenuto in una camera di consiglio, in totale spregio della persona coinvolta. Combatteremo per restituire dignità all’uomo e allo sportivo Renato Busetto».
Al regatante, quindi, non resta che il Tar per far annullare la sanzione, dal momento che la decisione della commissione tecnica e disciplinare è stata resa inappellabile dal regolamento espresso dal consiglio comunale di Venezia.