Reddito di cittadinanza, il comandante del nucleo lavoro Piemontese: «Un irregolare su quattro ha l’assegno»

Il comandante del nucleo lavoro: «Qui si trova manodopera molto esperta anche se illegale»

Reddito di cittadinanza, il comandante Piemontese: «Un irregolare su quattro ha l’assegno»
di Antonio Crispino
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Domenica 9 Gennaio 2022, 00:00

Angelo Piemontese è il comandante interinale del Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Napoli, l’unità dell’arma specializzata nel contrasto al lavoro irregolare, in stretta collaborazione con il Ministero del Lavoro.


Comandante, quanto spesso vi capita di trovare aziende che lavorano per grandi marchi dell’alta moda sfruttando i percettori del Reddito?

«Bisogna distinguere due aspetti.

Nel triangolo industriale che avete preso in considerazione nella vostra inchiesta lo sfruttamento della manodopera in nero è molto comune. Spesso troviamo fabbriche di soli clandestini in seminterrati che riusciamo a individuare solo grazie agli informatori».


E l’altro aspetto qual è?

«L’inserimento in questo sistema dei percettori del Reddito di cittadinanza. Sono persone che magari prima lavoravano in nero per le stesse aziende e oggi incassano anche il sussidio. Per l’imprenditore sono ancora più convenienti perché sapendo che hanno un reddito di base abbassano il livello della paga».


Cosa ne sanno i grandi marchi di tutto questo?

«Di norma ne vengono a conoscenza tramite gli organi di stampa. Quanto siano direttamente coinvolti è molto difficile stabilirlo perché si tratta di ditte che lavorano in subappalto e spesso intestate a prestanome».

Perché questo fenomeno è così diffuso in questa parte della provincia di Napoli?

«Perché qui si trova manodopera d’alto livello, molto esperta e sapiente. Si tramandano il “mestiere” da padre in figlio anche se in condizioni di illegalità».


Quante aziende riuscite a controllare in un mese?

«I nostri report sono settimanali, non mensili e questo già le dà la dimensione del fenomeno. Sono attività complesse perché nel momento in cui entriamo in una fabbrica troviamo di tutto, non solo il lavoro nero. Quasi sempre non sono rispettate le misure di sicurezza, l’impiantistica non è a norma, lo smaltimento dei rifiuti è irregolare».


E quanti sono i lavoratori che trovate con il Reddito di cittadinanza?

«Su cento irregolari venticinque sono percettori del sussidio».

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