I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno scoperto e denunciato 50 persone accusate di percepire illecitamente il Reddito di cittadinanza. Si tratta di familiari di spicco affiliati al clan dei Bellocco-Pesce di Rosarno: l'indagine che ha portato alle denunce fa parte dell'operazione denominata «Jobless Money 2», ed è stata condotta dai militari del Nucleo ispettorato del Lavoro. L'operazione seguiva quella dello scorso giugno quando i carabinieri segnalarono altri 37 soggetti che percepivando illecitamente il sussidio.
L'operazione, inoltre, ha fatto emergere che alcuni dei percettori sono soggetti già condannati per associazione a delinquere di stampo mafioso: tutti legati ad esponenti delle cosche della Piana di Gioia Tauro.
In alcuni casi, all'interno dello stesso nucleo familiare, si trovavano madre, figlia o zia che percepivano il reddito di cittadinanza pur vivendo nella stessa abitazione: a tal proposito, si stima che che il danno all'erario sia stato di circa 357.000. A questi si sarebbero sommati altri 127.000 euro, qualora i carabinieri non avessero appurato l'abuso in atto. Una volta terminati gli accertamenti, i militari hanno predisposto lo stop all'erogazione del sussidio, oltre alle denunce.
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