Reddito di cittadinanza, l'anatema di De Luca: «Serve per gli uomini della camorra»

Reddito di cittadinanza, l'anatema di De Luca: «Serve alla camorra»
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Mercoledì 30 Ottobre 2019, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 14:56

«Nella nostra realtà il reddito di cittadinanza è servito a pagare la manovalanza della camorra»: Vincenzo De Luca torna ad attaccare una delle misure centrali dei governi a 5Stelle. Il governatore della Campania spiega: «Ho sempre distinto tra la povera gente vera, per la quale abbiamo il dovere di dare una mano, dai figli di buona donna e anche dai delinquenti. Però il reddito di cittadnianza è diverso: in troppe occasioni è servito a pagare la manovalanza della camorra, a far scansare il lavoro stagionale, ad avere un incentivo a fare il doppio lavoro e prendersi il reddito di cittadinanza, a minacciare i commercianti per farsi dare in contante l'equivalente della scheda del reddito di cittadinanza».

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Secondo De Luca «con questa ciliegina sulla torta si sono determinate delle tragedie sociali che neanche si riescono a immaginare, un processo di corruzione di massa. Ora - ha aggiunto - abbiamo scoperto che 100mila famiglie non avevano diritto al reddito di cittadinanza, quindi che succede? Siccome per 6 mesi hanno preso il reddito di cittadinanza ora che facciamo, gli mettiamo il sale sulla coda? Ci voleva tanto a capire  che se paghi 6 mesi a gente che non ha diritto dopo quei soldi non li recuperi neanche se fai miracolo? È successo quello che avevamo detto, cioè che i controlli li devi fare prima e non dopo. Ora che fai, li rintracci per farti restituire i 700 o mille euro al mese che hanno percepito? Una grande ipocrisia, ovviamente».

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De Luca ha concluso il suo intervento augurandosi che «con una linea di buon senso si riesca a modificare questa norma, per dare mano a poveri ma per non buttare dei miliardi in maniera irresponsabile, sottraendoli ai nostri figli e a quelli che vogliono andare a lavorare domani».
 



Continua anche la polemica sui navigator: «Sui navigator abbiamo fatto quello che abbiamo detto di voler fare da 3 mesi, cioè la Regione ha chiesto e preteso da Anpal la contrattualizzazione dei navigator ma non ha firmato alcun accordo per l'uso di consulenti. La Campania ha messo in atto la sua linea: nessun rapporto diretto o indiretto tra Regione e navigator, ma obbligo di Anpal di utilizzare i navigator, quando li avrà contrattualizzati, ovunque voglia, meno che nella regione. Mi auguro che si proceda rapidamente con la contrattualizzazione».
 

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