VALENTANO (VITERBO) - Chi ha raccolto l’adesione di almeno 8 mila ragazzi da tutta Europa spingendoli ad arrivare, con tutti i mezzi che hanno potuto, nelle campagne del viterbese? Inquirenti e investigatori avrebbero già chiaro il quadro degli organizzatori del Rave party “Teknival space travel 2” partito in sordina nella proprietà privata di un imprenditore agricolo, Piero Camilli, e deflagrato poi dopo che un giovane è morto annegato nelle acque del lago Mezzano, due ragazze hanno detto di essere state violentate (solo una formalizzerà la denuncia), altri quattro giovani sono finiti in ospedale in coma etilico e altri tre ieri, durante le operazioni di abbandono dell’area, sono stati soccorsi nei presidi di zona in stato di forte agitazione e intossicazione da alcol e droghe.
Il procuratore capo di Viterbo, Paolo Auriemma, per la scomparsa di Gianluca Santiago, 24 anni, annegato mentre migliaia di giovani si facevano esplodere i timpani dalla musica, ha aperto un fascicolo per morte come conseguenza di altro reato.
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LA PISTA
Gli investigatori lavorano poi a un’altra pista: considerata la scelta del posto, a dare una mano agli organizzatori pare sia stata anche una “cellula” italiana e magari proprio viterbese. Il terreno di proprietà di Piero Camilli è vasto almeno 700 ettari, quelli occupati sono stati non più di 30 ma si trovavano in un’area ben “protetta” e lontana dai centri abitati. A titolo esemplificativo nei primi anni 2000 sulle sponde del lago di Bolsena si svolse un altro Rave e qualche anno più tardi un analogo appuntamento ci fu a Montalto di Castro ma tutti comunque in zone meno difficili da raggiungere e da scovare. Non solo, tra gli organizzatori c’era la certezza di avere un lago nelle vicinanze dove poter trovare ristoro, acqua a disposizione (quella usata nell’irrigazione dei campi e per l’abbeveramento del bestiame) ed elettricità, considerati i capannoni e le attività agricole svolte. Dopo la denuncia di Camilli le forze dell’ordine hanno provato, ad esempio, a sospendere l’acqua come disincentivo per i partecipanti ma poi è stata riallacciata per necessità legate all’azienda agricola e per il rischio di incendi.
LE CONSEGUENZE
E mentre il sindaco di Valentano Stefano Bigiotti si augura che «questa tragedia non resti priva di conseguenze: la politica inizi una seria riflessione su come tutto questo sia potuto succedere e non si sia potuto prevenire» al momento le uniche conseguenze sono della proprietà. Camilli dovrà far fronte alla bonifica dell’area e alla rimozione delle tonnellate di rifiuti perché la zona è di fatto privata e dovrà provvedere alla perdita di parte del bestiame: una decina le pecore azzannate dai cani e una ventina le mucche ormai inutilizzabili perché stordite dalla musica andata avanti per sei giorni. Intanto sulla gestione del Rave il centrodestra e parte del Movimento 5 Stelle (per voce di Roberta Lombardi) attacca il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Ma la responsabile del Viminale ha già convocato per oggi i Prefetti di Grosseto e Viterbo al fine di capire cosa sia accaduto dopo l’arrivo dei primi partecipanti.