Rapita, drogata e stuprata: l'incubo di una minorenne sequestrata all'uscita di scuola

Bari. Prima di abusarne, l’aguzzino l’ha stordita con un mix di alcol e stupefacenti: arrestato

Rapita, drogata e stuprata: l'incubo di una minorenne sequestrata all'uscita di scuola
di Antonio Calitri
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Mercoledì 23 Novembre 2022, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 09:39

Un vero e proprio tour dell'orrore per una studentessa pugliese, minorenne e con un ritardo mentale. È stata adescata all'uscita da scuola vicino Barletta, rapita e violentata nelle campagne della provincia di Barletta-Andria-Trani e poi abbandonata davanti al Policlinico di Bari, a 60 chilometri di distanza da dove è incominciato tutto.

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Dopo quasi un anno di indagini, la squadra mobile di Andria ha arrestato un insospettabile incensurato che probabilmente pensava di averla fatta franca.

Invece, il presunto autore adesso dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona ai danni della minore, violenza sessuale aggravata per aver abusato dell'inferiorità fisica e psichica della ragazza, dall'uso di sostanze alcoliche e stupefacenti e violazione della normativa sugli stupefacenti. Un incubo per la ragazzina originaria della provincia di Bari, che si unisce alla precedente situazione che l'aveva portata in una comunità protetta a causa dei maltrattamenti che aveva subito in famiglia.


LA DROGA
La giovane, all'uscita da scuola e mentre aspettava il mezzo per rientrare in comunità, è stata adescata da un uomo. Sembrerebbe che questo gli abbia mostrato la sua auto fiammante promettendole di portarla in giro, in qualunque luogo desiderasse, pur di convincerla ad andare via con lui. Una volta a bordo però, l'uomo si è diretto verso un casolare di campagna della provincia, dove prima avrebbe utilizzato un mix di droga e bevande alcoliche per stordire la ragazzina e fargli abbassare le già poche difese che aveva, poi ne avrebbe a lungo abusato. Alla fine l'ha rimessa in macchina, ha percorso diverse decine di chilometri e poi l'ha abbandonata nei pressi del Policlinico di Bari. Lei, stordita e sotto shock, è riuscita ad arrivare all'ospedale.


LA DENUNCIA
I sanitari, dopo avergli prestato le cure ed essersi accorti delle violenze subite, hanno raccolto la denuncia. Una denuncia che per la verità era molto vaga e che offriva pochissimi elementi. Soltanto il fatto di essere stata sequestrata all'uscita da scuola e violentata ma senza sapere indicare da chi, perché quell'uomo non l'aveva mai visto prima, né il luogo in cui è avvenuta la violenza e neppure l'auto in cui è salita e men che meno la targa. Da quella denuncia però, con l'aiuto della comunità che la ospita e il coordinamento della Procura della Repubblica di Trani sono partite indagini ad ampio respiro da parte della polizia che ha dovuto vagliare i dati del vasto territorio in cui si sono svolti i fatti.


LE TELECAMERE
Poco alla volta, grazie a strumenti elettronici e alle registrazioni delle telecamere della zona in cui è avvenuto l'adescamento e di quelle in cui è stata abbandonata la ragazza, fotogramma dopo fotogramma, gli investigatori sono riusciti ad individuare il presunto colpevole. E hanno raccolto gli elementi di prova.
 

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