Il cantante Lenny contro Eros Ramazzotti: «Brano rimaneggiato, assomiglia al mio»

Il cantante Lenny contro Eros Ramazzotti: «Brano rimaneggiato, assomiglia al mio»
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Martedì 6 Agosto 2019, 20:43

Stessa canzone, nuove accuse. Lo scorso marzo una citazione per plagio contro Biagio Antonacci, ora il bersaglio è Eros Ramazzotti. Lenny de Luca torna alla carica e sostiene che ci sarebbero «numerose corrispondenze melodiche» nel ritornello e in «altre sezioni musicali» tra il suo brano “Sogno d’amore” depositato alla Siae anni fa e la canzone “Due respiri” firmata da Eros Ramazzotti, Luca Chiaravalli e Saverio Grandi. È il pezzo con cui Chiara Galiazzo, giovane artista emergente, si è esibita nella semifinale della sesta edizione di X-Factor ottenendo un grande successo.

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A sostenere la somiglianza con la sua canzone è lo stesso de Luca, che tramite i legali dello studio Lione-Sarli alla fine di luglio ha inviato a Ramazzotti e alla sua casa discografica, Viameda, un invito a sottoscrivere una negoziazione assistita «con obbligo di correttezza e buona fede» ai fini della risoluzione «amichevole» della controversia nella quale il compositore lamenta un danno «patrimoniale e morale». Come si legge nell’atto, Lenny de Luca sostiene di avere subito un danno da Viameda poiché si è «visto privare del giusto riconoscimento della propria produzione artistica» dalla casa di edizioni musicali di Ramazzotti, con cui per altro lavorava «in esclusiva» dal maggio del 2012. A suo dire, nell’ottobre successivo fu incaricato di comporre brani «che potessero adattarsi alla voce della cantante Chiara Galiazzo», che l’etichetta aveva intenzione di «produrre» in vista della sua esibizione a X-Factor. Il maestro, si legge nell’atto, pensò allora di rimaneggiare, ritenendolo adatto alla voce, il brano che aveva composto e registrato alla Siae anni addietro: «Sogno d’amore».

RITORNELLO INCRIMINATO
Il pezzo viene rivisitato e consegnato «personalmente» da de Luca - prosegue l’invito alla negoziazione - a Franco Lionetti e Marco Ramazzotti, fratello di Eros. Dopo averlo ascoltato i due «si mostrarono entusiasti e confermarono che quella canzone era adatta», ma aggiungono che era necessario venisse sentina anche da Eros Ramazzotti, «poiché era quest’ultimo a decidere quale canzone sarebbe stata scelta per la Galiazzo». Intanto Viameda, come previsto dal contratto di edizione, deposita nuovamente in Siae il brano «Sogno d’amore», acquisendone i diritti editoriali. Lenny de Luca, però, non viene più tenuto al corrente e solo dopo che la giovane artista si esibisce con la canzone inedita «firmata» da Ramazzotti, Chiaravalli e Grandi «Due Respiri», «si accorge immediatamente della notevole somiglianza» con il pezzo da lui composto. In particolare nota che il ritornello è «uguale» a una strofa del nuovo brano. Così ha inviato a Viameda e a Ramazzotti un invito a chiudere il caso in modo bonario con una negoziazione assistita per ottenere un risarcimento, nella convinzione che invece «di riconoscere» il suo lavoro, l’etichetta discografica e il cantante noto in tutto il mondo abbiano «preferito “rimaneggiare” la sua composizione attribuendosene poi la paternità».

La replica. Eros Ramazzotti non ci sta e rimanda al mittente ogni accusa di plagio avanzata da Lenny de Luca relativa al brano Due respiri. «Eros Ramazzotti e la Viameda edizioni srl rifiutando ogni accusa, procederanno a tutelarsi in ogni sede giudiziaria competente da richieste giunte a sette anni di distanza dall'ipotetico fatto», annuncia il management in una nota inviata all'ANSA. «Riscontriamo il comunicato in data odierna con il quale il signor Lenny De Luca ha rappresentato di avere avviato le procedure di negoziazione assistita come previsto dal codice, per un asserito plagio parziale relativo al brano »Due respirì firmato da Eros Ramazzotti, Luca Chiaravalli e Saverio Grandi, eseguito da Chiara Galizia nella sesta edizione del programma X-Factor. Il brano di Chiara Galiazzo a cui si riferisce è del 2012 e il signor De Luca a quanto risulta, ha già coinvolto altri artisti con medesime pretese«.

Lo stesso brano del maestro è al centro della denuncia presentata a marzo, tramite il legale Antonio Lione, nei confronti di Biagio Antonacci.

Nel procedimento Lenny de Luca rileva come il produttore Fabrizio Ferraguzzo, tra i nomi legati alla produzione del brano “Mio fratello”, nel 2015 aveva iniziato una collaborazione con l’etichetta “Viameda-Radiorama”, «dunque di sicuro aveva avuto la possibilità di ascoltare “Sogno d’amore”». Su questo dettaglio si difendono i legali di Biagio Antonacci che affermano che le accuse di de Luca sono infondate e pretestuose, e soprattutto negano la responsabilità di Fabrizio Ferraguzzo.
 

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