«Putin mi ha distrutto la scuola», continua a ripetere a tutto il personale il piccolo Oleh - nome di fantasia - fuggito dalle bombe di Kiev assieme alla mamma e al fratellino più piccolo e arrivato sano e salvo al Centro vaccinale della Mostra d'Oltremare di Napoli, dove viene effettuata la prima accoglienza sanitaria per i profughi ucraini. Dopo un doloroso «arrivederci» detto al papà, per Oleh è iniziato un lungo e massacrante viaggio che l'ha portato fino all'Italia. In Ucraina frequentava la scuola media di Kiev, una scuola dove si insegnava anche l'Italiano, ma che è stata per metà distrutta dalle bombe. Il piccolo e la sua famiglia hanno viaggiato per tre giorni per scappare dalla capitale, sono stati in un campo profughi poi di lì si sono rifugiati in una chiesa. Da Kiev a Napoli ci sono arrivati con mezzi di fortuna. Ora però sono in salvo.
«Alloggeranno tutti dalla nonna che é a Napoli e lavora come badante - spiega il direttore generale dell'ASL Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva - i bambini e le mamme che la macchina organizzativa regionale sta accogliendo in questi giorni portano con loro storie molto difficili.