Coronavirus, l'appello dell'Iss: «Attenzione al fumo di sigaretta, il rischio di finire in terapia intensiva è doppio»

Coronavirus, l'appello dell'Iss: « Attenzione al fumo di sigaretta, il rischio di finire in terapia intensiva è doppio»
di Simone Pierini
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Mercoledì 25 Marzo 2020, 10:07 - Ultimo aggiornamento: 15:42

Quando si è "temuto" per la chiusura dei tabaccai, poi smentita poco dopo, è partita la corsa ai distributori automatici. Un po' come accadde per i supermercati. Ma in tal senso l'Isituto Superiore di Sanità ha lanciato un allarme: «Attenzione al fumo di sigaretta». Lo ha fatto pubblicando una nota sul sito ufficiale del Ministero della Salute. «Fumare nuoce gravemente la salute, ma nuoce di più nei tempi di Covid-19», si legge in un testo pubblicato in data 19 marzo.

In Italia i fumatori sono 11,6 milioni, il 22% della popolazione di età superiore ai 15 anni. Gli uomini che fumano sono oltre 7 milioni e le donne 4,5 milioni. Tra gli studenti di età compresa tra 14 e 17 anni fumano abitualmente 11,1% e occasionalmente il 13,4%.

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Un monito quello dell'Iss inviato a tutti quelli che non riescono a perdere il vizio del tabacco. Studi recenti condotti in Cina, riporta un’infografica dell’Istituto, indicano un aumento significativo del rischio di almeno tre volte di sviluppare polmonite severa da Covid-19 in pazienti con storia di uso di tabacco rispetto a non fumatori.

«Un terzo in più dei fumatori positivi al Covid-19 presentava all’atto del ricovero una situazione clinica più grave dei non fumatori, e per loro il rischio di aver bisogno di terapia intensiva e ventilazione meccanica è più che doppio - ha spiegato Roberta Pacifici, direttore del Centro nazionale Dipendenze e Doping dell’Iss -. Questi studi ipotizzano anche che la condizione di fumatore spieghi la differenza di genere nel tasso di letalità riscontrata che sarebbe del 4,7% negli uomini contro il 2,8% nelle donne. Infatti, la prevalenza di fumatori in Cina è molto elevata e supera il 50% mentre quella delle donne è inferiore al 3%».

 

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