Convegno no vax a Torino, da Cacciari (assente) a Freccero: i deliri e i nobel inesisteni. «Noi in minoranza come Gesù»

Più di 50 interventi in streaming all’insegna del negazionismo. “I morti di Covid? I numeri sono gonfiati!”

Convegno no vax a Torino tra bufale e nobel inesisteni. «Noi in minoranza come Gesù»
di Mario Ajello
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Giovedì 9 Dicembre 2021, 10:24 - Ultimo aggiornamento: 20:12

Qualcuno di loro ammette: “Filosofia e pazzia sono gemelle siamesi fin dai tempi dell’Antica Grecia, e noi siamo i più pazzi di  tutti”. Ed eccoli, soddisfattissimi, i terrapiattisti del No (o Nì) Vax e del No Pass il
giorno dopo la grande adunata a Torino. Guidata da sapientoni del calibro di Massimo Cacciari (assente all’ultimo minuto ma “immanente” e vero guru della compagnia) a Giorgio Agamben (che l’altro giorno in Senato, ha citato Hilter come modello dell’attuale “dittatura sanitaria”) oltre al giurista alternativo Ugo Mattei e a Carlo Freccero. Tremila persone collegate hanno seguito la kermesse. Ma non su Facebook, visto che il popolare social network, almeno secondo gli organizzatori, li avrebbe in parte oscurati. Si sentono censurati e infatti propongono la “collettivizzazione di Internet”. Che dovrebbe essere considerato come un commons, uno spazio relazionale condiviso e comune, dice la brigata Cacciari il quale però è sempre in tv e non in rete perché la rete fa meno spettacolo. 

No vax e no Green pass, il convegno a Torino

E comunque, Cacciari alla fine ha dato forfait ma ha dato anche la linea del “no all’obbedienza cieca al vacciniamo”.

Il grido si dolore di Agamben è “no alla biopolitica che vuole comandare le nostre vite”. E nessuno dei partecipanti, o qualche familiare pietoso, chiama gli infermieri per occuparsi di tutti quelli che applaudono posizioni così. Molto di sinistra che piacciano anche a destra. Quando ha parlato in collegamento il fisico Livio Giuliani, ha detto così in questi stati generali del terrapiattismo anti vaccinale: “Le squadre fasciste di Farinacci erano meno aggressive di quelle che cercano i non vaccinati casa per casa, perché si limitavano a usare solo l’olio di ricino”. E poi giù su AstraZeneca che “è mortale ed è stato venduto fino a quando è servito al generale Figliuolo per esaurire le scorte, perché prima il bilancio e poi la salute”. 

Fioccano i paragoni storici. Ecco  l’ormai celebre vice-questora Nunzia Alessandra Schilirò, sdegnata perché “le televisioni non mi invitano più per paura delle mie idee” e si lancia in un paragone che è questo: “Ci stiamo avvicinando a un periodo tipo Impero Romano. Quando la maggioranza decise di mettere a morte Gesù preferendogli Barabba, e ricordo a tutti che Gesù è stato ucciso solo perché aveva manifestato il proprio pensiero”. 


Sinistra, destra, no vax e no global e no tav e no tutto. C’è chi tra di loro vorrebbe fare un partito e dice: “Chi vuole superare il draghismo è con noi”. C’è l’idea anche, in ossequio al no draghismo e all’opposizione a un premier che dai vaccini ai diritti dei lavoratori “vuole decidere da solo e contro il popolo”, di andare tutti in piazza appassionatamente il 16 dicembre con la Cgil per lo sciopero generale contro il governo. Gridando lo slogan che si è sentito ieri in questo convegno torinese: “I morti di Covid? I numeri sono gonfiati!”

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