Il portone della villa bloccato dal guardrail della rotatoria: famiglia “chiusa” in casa

Lecce: denuncia penale per “limitazione della libertà personale”

Il portone della villa bloccato dal guardrail della rotatoria: famiglia chiusa in casa
di Francesco De Pascalis
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Martedì 21 Febbraio 2023, 07:59 - Ultimo aggiornamento: 15:56

Villa Convento, una piccola frazione di circa 700 residenti, a metà tra Lecce e Novoli, “sventrata urbanisticamente” a due passi dall’unica piazza, da una mega rotatoria con un diametro di oltre trenta metri, di quelle per intenderci, che si edificano su strade extraurbane. E con l’ingresso monumentale di una residenza storica, “Villa Luisa della Ratta”, edificata dalla nobildonna napoletana nei primi dell’800, sbarrato da un lungo guardrail, che impedisce qualsiasi tipo d’accesso: la famiglia bloccata in casa dal guardrail. In mezzo una denuncia penale per “limitazione della libertà personale”, firmata da un noto professionista che in quella casa ci abita ed ha provveduto a farla rinascere doppi anni di abbandono, dopo essere stata per decenni anche un asilo.

Una rotatoria blocca la famiglia

 

Sono questi gli elementi di una storia che trae le origini nel progetto definitivo della Provincia che a Villa Convento, nel territorio di Novoli, prevede nel 2021 la realizzazione di una rotatoria tra la provinciale 4 Lecce-Novoli–Arnesano e la provinciale 121 Carmiano-Villa Convento.

Un’opera finanziata con 420mila euro, ai quali si sono poi aggiunti ulteriori 250mila euro di risorse ministeriali, erogate tramite la Regione Puglia, per un importo complessivo di oltre 670mila euro. Il provvedimento, il numero 124 del novembre 2021, nello specifico riapprovò il progetto esecutivo, ai fini della dichiarazione della pubblica utilità dell’opera, condizione essenziale per procedere all’esproprio dei terreni interessati.

 

IL COMUNE

Da parte sua, il Comune di Novoli, successivamente approvò in via definitiva lo stesso progetto esecutivo con la necessaria variante urbanistica, senza alcuna osservazione e con l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio ottenuto tramite accordo con i proprietari di Villa Luisa. Aspetti questi, che oggi ad opera quasi realizzata, stanno scatenando polemiche e soprattutto un esposto-denuncia ai Carabinieri ed alla Polizia Locale di Novoli da parte del professionista che abita nella villa. Chiare ed evidenti le ragioni esposte nella sua denuncia.

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L'ESPOSTO

«In conseguenza dei lavori, ancora in corso, per la realizzazione di una rotatoria a Villa Convento, senza nessuna comunicazione, né preavviso l’accesso monumentale a Villa Luisa, è stato impedito in seguito al montaggio di un guardrail fissato al terreno ed alto 70 cm per tutta la lunghezza dell’ingresso dell’abitazione sita su via Novoli. Un fatto grave – è spiegato nell’esposto - che impedisce l’entrata e l’uscita, sia dal cancello principale sia dalla porta di servizio della casa, così come dai due lati dell’ingresso, dov’è in costruzione un piccolo marciapiede sempre delimitato da un guardrail che non conduce in nessun luogo specifico». Da qui l’accusa: «Un’opera questa che contrasta con il progetto della rotatoria realizzato per conto della Provincia di Lecce e che prevede invece che quell’uscita debba consentire l’accesso pedonale. Informai sia i vigili urbani che i carabinieri di Novoli, ai quali ho denunciato la grave situazione che costituisce un abuso oltre ad una chiara violenza privata in quanto mi è stato illegittimamente posto un ostacolo fisso, che non permette l’accesso pedonale alla villa».

Poi la richiesta finale. «Chiedo quindi di intervenire al fine di far cessare descritti abusi e chiedo la rimozione immediata del guardrail». Raggiunto telefonicamente il professionista aggiunge: «Spero presto che le autorità competenti mettano fine a questo incredibile abuso che ha colpito la mia famiglia ed accenda un faro sull’immenso sperpero di danaro pubblico, per un progetto urbano vergognoso e con un impatto devastante non richiesto da nessuno, e quindi inutile, coperto dalla “formula” della pubblica utilità e che può stravolgere la vita di una piccola comunità e negare addirittura la possibilità ad un cittadino privato di uscire ed entrare dalla propria abitazione. Trovo tutto questo aberrante, così com’è incredibile la posizione del Comune di Novoli che non si è opposto in nessun modo per minimizzare l’impatto ambientale sul proprio territorio di questo progetto».

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