Inchiesta su ponti a rischio, 10 indagati: cinque viadotti in stato critico

Inchiesta su ponti a rischio, 10 indagati: cinque viadotti in stato critico
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Mercoledì 30 Gennaio 2019, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 14:51

Dieci nuovi indagati per il crollo di ponte Morandi a Genova. Si tratta di tecnici e dirigenti di Aspi e Spea. L'accusa è di falso in procedimento connesso ai controlli sugli altri cinque viadotti in stato critico tra cui il Paolillo in Puglia e Pecetti e Sei Luci a Genova. 

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I nuovi nomi sono arrivati nell'ambito di nuove perquisizioni e sequestri della Gdf nell'ambito dell'inchiesta sul viadotto crollato il 14 agosto. I militari del 1^gruppo delle fiamme gialle, agli ordini del col. Ivan Bixio, stanno acquisendo documentazione nelle sedi di Autotrade, Spea e negli uffici dell'Utsa (ufficio tecnico sicurezza autostrade), a Genova, Milano, Bologna, Firenze e Bari. Il nuovo blitz (una settimana fa la Gdf aveva perquisito le sedi a Genova, Milano e Firenze) riguarda altri 5 ponti e viadotti che sarebbero in condizioni di rischio. 

L'indagine è connessa a quella del crollo di Ponte Morandi ma non riguarda direttamente quanto avvenuto il 14 agosto scorso: riguarderebbe invece altri cinque viadotti in stato critico tra cui il 'Paolillò in Puglia, il 'Pecettì e il 'Sei Lucì a Genova. 

 




La nota di Autostrade per l'Italia
"In merito ai 5 viadotti su un totale di 1.943, gestiti da Autostrade per l'Italia, che sarebbero considerati 'a rischio' secondo quanto riportato da notizie di stampa, le competenti Direzioni di Tronco della società ribadiscono che non esiste alcun rischio per la sicurezza". È quanto si legge in una nota di Autostrade per l'Italia (gruppo Atlantia).

"Già lo scorso 4 dicembre - continua la nota -, la società ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti un report sui viadotti in questione - Gargassa, Pecetti (A26), Moro (A14), Paolillo (A16), Sarno (A30) - contenente il dettaglio degli interventi manutentivi già realizzati o in corso, nonchè delle verifiche effettuate. In nessun caso è stato riscontrato alcun problema riguardante la sicurezza di tali opere che, peraltro, sono state oggetto di verifica anche da parte dei competenti uffici ispettivi del Ministero".

"Per quanto riguiarda invece il viadotto 6 Luci, la direzione di tronco di Genova conferma di aver eseguito in 4 giorni (23-27 dicembre 2018) un intervento di ripristino locale del calcestruzzo copriferro, che non comportava alcuna influenza sotto il profilo statico. Anche questo intervento è stato formalmente comunicato a tutte le autorità competentì. È quindi del tutto destituita di fondamento - conclude la nota - qualsiasi informazione che consideri tali viadotti a rischio".

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