Ponte Genova, il collaudo tra domenica e lunedì: la procedura durerà circa 6 giorni

Ponte Genova, collaudo tra domenica e lunedì: la procedura durerà circa 6 giorni
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Giovedì 16 Luglio 2020, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 19:02

Il nuovo ponte di Genova è quasi finito. Tra domenica e lunedì partiranno le operazioni per il collaudo statico e dureranno circa 6 giorni, spiega la struttura commissariale. Saranno impiegati 54 autoarticolati con motrice e rimorchio per le prove sul viadotto e 4 veicoli 'self propelled modular transporter (spmt) per le prove sulla rampa di innesto con l'autostrada A7. Il collaudo partirà non appena saranno completate le operazioni di asfaltatura, il montaggio delle barriere laterali e dei pannelli solari. Dopo le spettacolari operazioni di collaudo partirà la posa dell'ultimo spessore di asfalto, indicato come 'strato di usurà e il nuovo viadotto sarà quindi concluso con la segnaletica stradale. La verifica del carico dei mezzi sarà a cura di una unità ingegneri di Anas, in coordinamento con la squadra di direzione lavori di Rina. I mezzi saranno caricati sul viadotto il giorno prima dell'inizio delle prove, dopo un ricovero controllato in parte sul tracciato del viadotto stesso e in parte in un'area apposita per limitare il più possibile i disagi al traffico di Genova. 

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Nella 'fase zero' sono previste delle operazioni di assestamento del viadotto: i mezzi dovranno transitare sulla struttura in formazione serrata a marcia lenta per permettere l'assestamento strutturale dell'impalcato. In una prova a torsione alcuni mezzi percorreranno prima la carreggiata nord e poi quella sud, mentre in una prova di frenatura alcuni mezzi che freneranno contemporaneamente in un punto definito. In seguito, in sei fasi successive, si procederà all'esecuzione delle prove statiche e i mezzi verranno posizionati opportunamente su porzioni prefissate dell'impalcato e per determinare nella struttura stati di sollecitazione superiori agli stati d'esercizio del viadotto. Durante ciascuna delle 6 fasi, i mezzi si posizioneranno gradualmente sopra il viadotto aumentando così il carico. 
 

 

Nel mentre si procederà alle letture topografiche richieste dalle procedure di collaudo, definite congiuntamente da Anas, Rina e Pergenova. A margine del completamento del viadotto il 'Secolo XIX' ha approfondito in questi giorni l'iter complesso che riguarda il vicino gasometro, un grande cilindrone che si staglia da tempo inutilizzato nella vallata del Polcevera. Nell'ambito dei lavori per il nuovo ponte la proprietà Ireti (Iren) avrebbe anche avviato l'iter per arrivare alla demolizione, ma trattandosi di un edificio industriale con una settantina di anni è sottoposto a vincolo preventivo della Soprintendenza, tra l'altro sensibilizzata a tutelare l'opera anche da un movimento trasversale di estimatori dell'edificio di archeologia industriale. A questo punto Ireti sta predisponendo la verifica di interesse culturale alla Soprintendenza, che avrà fino a 120 giorni di tempo per rispondere. In tutto questo è trapelata una relazione di Ireti sul manufatto che ne evidenzia le criticità strutturali, benché non ci siano rischi attuali o ostacoli all'inaugurazione del nuovo viadotto a causa del gasometro.
 

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