Non è la prima volta che si consumano proteste del genere, molto tese e condite da minacce di suicidio, sotto la casa del leader grillino. A giugno un operaio licenziato della Fiat, Mimmo Mignano, si era cosparso di benzina, sempre davanti al portone di casa Di Maio. Poco prima anche i lavoratori del Consorzio Unico di Bacino, della sezione di Acerra, avevano inscenato altre proteste. Intanto non si conosce la provenienza degli operai che hanno protestato questa notte. Si sa soltanto che questa volta i Cobas della Fiat e i Cub non c'entrano nulla. I carabinieri però mantengono il riserbo.
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