Contratto e riordino delle carriere, i poliziotti scendono in campo per protestare

Contratto e riordino delle carriere, i poliziotti scendono in campo per protestare
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Mercoledì 24 Luglio 2019, 20:06 - Ultimo aggiornamento: 20:07
Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil, annuncia un presidio per la mattinata di domani davanti a Montecitorio. Una iniziativa alla quale prenderanno parte poliziotti e penitenziari di Fp Cgil, perché la situazione nelle carceri non è migliore rispetto a chi si occupa di sicurezza in strada.

A chi accusa il sindacato di polizia di riferimento della Cgil di essere pregiudizialmente contro Salvini, loro ricordano di essere scesi in piazza già 12 volte negli ultimi 5 anni, perché la protesta nasce da una questione antica e perché ci si trova davanti a scelte economiche e politiche importanti.

La legge delega sul riordino interno delle carriere, a esempio, scade a fine settembre. A disposizione adesso per il decreto correttivo ci sono appena 23 milioni di euro per la Polizia di Stato e 10 milioni per la Polizia Penitenziaria. Un denaro considerato assolutamente insufficiente,  . Altra questione sul tavolo è il rinnovo del contratto di lavoro: è scaduto da oltre 200 giorni.

Per i poliziotti della Cgil, poi, anche le nuove assunzioni annunciate sono totalmente insufficienti. Viene annunciato anche che ci saranno altre mobilitazioni in autunno.
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