Torino, il diplomatico e l'amico: il mistero dei due corpi ritrovati nel Po

Torino, il diplomatico e l'amico: il mistero dei due corpi ritrovati nel Po
di Giacomo Nicola
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Giovedì 6 Giugno 2019, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 07:49

È un giallo che coinvolge il mondo diplomatico. Martedì scorso è stato ritrovato il primo corpo nel Po. Keiorn Ramsey, 29 anni, collaboratore del ministero delle Bahamas, era riverso nelle acque del fiume, all'altezza del ponte Isabella. Ieri mattina, sempre nel Po, è stato trovato il suo amico e connazionale, con cui avevano preso insieme un appartamento a Torino. L'hanno ripescato all'altezza di Lungopo Antonelli, vicino a piazza Chiaves. Si chiamava John Blair Rashad Randy, era uno studente alla Saint Mary's University di Londra, anche lui originario della Bahamas residente in Canada. La notizia della morte è stata riportata anche da un giornale online, Bahamas Press. E così il giallo si complica.

Cadaveri di diplomatico delle Bahamas e dell'amico ritrovati nel Po a Torino

LA RICOSTRUZIONE
Che cos'è successo? Tra le ipotesi spunta quella di un terzo uomo con cui avevano appuntamento. Al momento però non ci sarebbero elementi per far pensare a un duplice omicidio, anche se i tanti tasselli di questo puzzle vanno ancora messi in ordine. «Non emergono elementi che portano a ritenere che i due cittadini bahamensi siano stati vittime di delitti o atti violenti ha spiegato il questore Giuseppe De Matteis -. È importante aspettare l'esito dell'autopsia che avverrà in breve tempo».



GLI ESAMI TOSSICOLOGICI
Fondamentale sarà anche l'esito degli esami tossicologici, che servirà a stabilire se le due vittime erano sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o alcolici. I corpi dei due ragazzi sarebbero rimasti in acqua da 24 a 72 ore: di loro non si avevano notizie da giovedì sera quando hanno sentito la famiglia. Entrambi avevano una vistosa ferita al capo, che il medico legale ha attribuito «presumibilmente a una caduta». Dalle prime ricostruzioni della polizia sembrerebbe che i due, amici di vecchia data, si trovassero a Torino per due motivi diversi e insieme dovevano seguire una conferenza. Hanno dormito entrambi in residence a Torino che hanno poi lasciato, ma non ci sono state più notizie di loro. Un ultimo testimone li avrebbe visti ancora sabato sera: la loro morte potrebbe risalire a poche ore dopo.
Intanto è certo l'incidente o l'aggressione sia avvenuto lontano dai luoghi dove sono stati trovati i due corpi. E cioè nel parco Giuseppe Levi, alla periferia sud di Torino, lungo il Po e poco distante dal centro di Formazione Internazionale Ilo. La certezza che i due studenti siano caduti nel fiume in quel punto è dovuta al fatto che un centinaio di metri più in là, dentro un cassonetto della spazzatura, siano stati trovati i trolley dei due ragazzi. Le valigie erano aperte e qualcuno ha frugato all'interno.

IL SABATO SERA
I due giovani sarebbero andati al parco nella tarda serata di sabato come riferisce un testimone oculare per incontrare qualcuno. Un terzo uomo, lo stesso che aveva prenotato a nome delle vittime, da martedì a sabato della scorsa settimana, il residence a Torino, chiedendo espressamente una stanza con tre letti e pagandola in anticipo. Però, al di là di un rapido passaggio, il proprietario del residence ha confermato alla polizia che i due bahamensi in hotel non si sono mai visti, certamente non vi hanno pernottato, come sostiene anche la signora delle pulizie. Adesso gli inquirenti stanno tracciando i loro ultimi spostamenti, grazie alle carte di credito, alle telefonate, e naturalmente a eventuali testimoni. L'alto profilo dei due protagonisti di questa storia, ha fatto Ramsey studiava in Austria in una scuola per diplomatici, in Italia con permesso di soggiorno austriaco, mentre Blair, cittadino canadese viveva a Londra dove studiava ma entrambi sono originari delle Bahamas.
 

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