Quattro ragazzi tredicenni e un sedicenne si erano messi d'accordo per fare razzia di portafogli e oggetti personali dagli spogliatoi di una nota palestra della città. Poi con i proventi dei furti, compravano la pizza e ricaricavano i giochi della playstation all'insaputa dei genitori. È durato però poco il piano organizzato da un gruppetto di cinque ragazzini che invece di dedicarsi agli allenamenti, avevano scambiato la palestra per una specie di bancomat, per arrotondare le paghette settimanali ricevute dai genitori.
Finita la scuola, i cinque minorenni si sono fatti accompagnare in palestra dai rispettivi genitori e poi, dopo l'iscrizione, hanno cominciato regolarmente gli allenamenti in sala pesi. Nei giorni seguenti, però, i responsabili della palestra hanno cominciato a ricevere alcune segnalazioni di probabili ammanchi di denaro dagli armadietti che si trovano nello spogliatoio maschile. All'inizio sono spariti soltanto pochi spiccioli, ma quando la cosa si è ripetuta e sono scomparsi banconote da 100 euro dalle tasche di un altro frequentatore della palestra, che era stato derubato mentre faceva la doccia, si è creato un clima di preoccupazione che ha portato i titolari della struttura ad alzare la guardia.
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