Molestò quattro bimbe, la pm chiede solo un anno: «Fatto tenue». Ira delle famiglie delle vittime

Una mamma, sentendo la requisitoria, è uscita dall'aula perché non si è sentita bene

Molestò quattro bimbe, la pm chiede solo un anno: «Fatto tenue». Ira delle famiglie delle vittime
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Martedì 22 Febbraio 2022, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 07:34

Un fatto non di particolare gravità e che non avrebbe causato «ripercussioni» sulla vita emotiva e sull'andamento scolastico delle vittime. È questa la motivazione alla base della richiesta della Procura di Milano di condannare a un anno di carcere un 25enne, a processo con rito abbreviato con l'accusa di avere molestato quattro bambine, tra i 5 e i 9 anni, in un maneggio alle porte di Milano. 

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I fatti

La Procura, infatti, al termine della requisitoria che si è svolta oggi ha chiesto di concedere all'imputato anche un'attenuante specifica, quella della «particolare tenuità» del fatto.

La decisione finale spetterà alla gup Vincenza Maccora, che ha rinviato l'udienza al prossimo 21 marzo per la sentenza. Come ha spiegato l'avvocata Solange Marchignoli, che assiste le famiglie di due delle quattro bambine che si sono costituite parte civile, una richiesta «così lieve da parte della Procura è un fatto gravissimo, non solo perchè si ritiene che l'abuso nei confronti di una bambina non sia un fatto grave ma altresì si sottovalutano le conseguenze» sulla vita attuale. «Per di più - ha aggiunto il legale - la pm ha chiesto anche l'assoluzione dell'imputato nei confronti di una bambina, sostenendo che il fatto non è realmente accaduto. Una mamma, sentendo la requisitoria, è uscita dall'aula perché non si è sentita bene». 

Le reazioni

L'avvocato Marchignoli ha fatto anche sapere che ha presentato una nuova denuncia nei confronti del titolare del maneggio perché «ha omesso le garanzie che sono doverose nei luoghi in cui i genitori portano i figli». Gli episodi contestati sarebbero avvenuti tra febbraio 2018 e novembre 2019, tutti all'interno del centro ippico dove le ragazzine frequentavano un corso di equitazione. L'accusa è violenza sessuale aggravata. L'uomo, che frequentava il posto perché proprietario di uno dei cavalli, le avrebbe spinte, in più occasioni, all'interno della selleria per molestarle, e brandendo un coltello, avrebbe minacciato di ucciderle se avessero raccontato le violenze

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