Il principale indagato, inoltre, è lo zio dia una delle due giovani vittime. Gli accertamenti avviati dai carabinieri hanno allarmato proprio i suoi familiari, i quali, consapevoli del precedente penale del congiunto, hanno notato l'atteggiamento di particolare interesse che aveva manifestato nei confronti di un nipote. Parlando con il ragazzino, sono riusciti a farsi confidare che lo zio lo aveva indotto, nei mesi precedenti, ad una pratica sessuale con un amico, che ha anche lui meno di 14 anni. I minorenni, accompagnati dai familiari, hanno indicato ai carabinieri i luoghi frequentati con i pedofili, partendo dalla Biblioteca comunale di Paternò fino alla cosiddetta "scalinata", nella zona della Torre Normanna, il piazzale dove, non consenzienti, avevano subito violenza. I carabinieri hanno effettuato un sopralluogo in orario serale e hanno appurato che, così come dichiarato dai due ragazzini, quel luogo è isolato e completamente sprovvisto di illuminazione. Su disposizione del Gip i tre arrestati, che hanno 20, 42 e 54 anni, sono stati condotti nella casa circondariale di Catania.
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