Paesi blindati e paura, la Puglia in ostaggio della pantera del boss

Paesi blindati e paura, la Puglia in ostaggio della pantera del boss
di Antonio Calitri
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Martedì 16 Febbraio 2021, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 11:23

C'è una pantera misteriosa che da una decina di giorni inquieta gli abitanti di alcuni comuni della provincia di Bari e ha costretto diversi sindaci a vietare le attività all'aperto nelle campagne in una sorta di nuovo lockdown campestre. Una pantera che in poco più di una settimana avrebbe percorso indisturbata una settantina di chilometri avvicinandosi alle porte del capoluogo regionale, ma che trova un precedente inquietante in un caso simile mai risolto avvenuto esattamente un anno fa nel Gargano, a circa 200 km di distanza dagli attuali luoghi del felino.

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GLI AVVISTAMENTI


Tutto è incominciato lo sorso 4 febbraio, a Castellana Grotte, popoloso comune collinare famoso per il suo complesso di grotte carsiche, quando dopo alcuni avvistamenti che sembravano delle boutade di ragazzini, è stato il sindaco Francesco De Ruvo ad ufficializzare la cosa, scrivendo sulla sua pagina Facebook che «riguardo alla pantera che si aggira nelle campagne Castellanesi, i carabinieri del corpo forestale, mi ha appena comunicato la Prefettura, sono sul posto con i veterinari dello zoo safari.

Niente panico ma prudenza» e allegando una foto dell'animale scattata da un automobilista. Di fatto i veterinari esperti di animali esotici e quelli della Asl hanno confermato che le tracce sono compatibili davvero con il felino. E così, il giorno successivo, dopo una riunione con il viceprefetto, il vicequestore, il comandante provinciale dei vigili del fuoco e altre autorità, segno che la cosa è stata presa seriamente, «essendo imprevedibili gli spostamenti del felino in questione» ha emanato un'ordinanza che ha «vietato il transito ciclo-pedonale e di svolgimento di qualsiasi attività sportiva ai cittadini in tutte le strade di campagna e sulle strade extraurbane del territorio» nonché «di eseguire potature di alberi o lavori in campagna in tutto il territorio» oltre a ordinare ai «proprietari di animali domestici e di allevamento (in particolare quelli di grossa taglia) di tenere gli stessi al sicuro ovvero in un recinto che ne limiti gli spostamenti e che li protegga da eventuali attacchi».


Nell'occasione mentre forestali e volontari giravano per le campagne alla ricerca del felino, che potrebbe avere comportamenti molto aggressivi nei confronti delle persone e di altri animali, sono state messe delle esche nei campi per cercare di attirarlo e poi catturarlo. L'animale però sembra molto furbo e ha beffato più volte chi gli dava la caccia, ignorando completamente le trappole. Infatti, mentre forestali e volontari lo cercavano verso sud, in direzione Valle d'Itria dove pure, tre mesi fa c'era stato un avvistamento nelle campagne di Ostuni, l'animale ricompariva in direzione opposte, dalle campagne della Murgia barese a quelle verso la provincia di Taranto, per una distanza di circa 70 km, che l'animale avrebbe percorso in meno di dieci giorni.


LE RICERCHE
A ogni avvistamento, mentre le ricerche ripartono con la stessa dinamica ed è stato utilizzato anche un elicottero, altri primi cittadini come Giuseppe Cosola di Adelfia, Davide Carlucci di Acquaviva delle Fonti e Maria Pia Di Medio di Cassano Murge, hanno emanato altre ordinanze di divieto delle attività in campagna. L'ultimo avvistamento riguarda Cellamare, comune a meno di 20 km da Bari dove però il sindaco Gianluca Vurchio, per ora si è limitato a una raccomandazione ai cittadini di «prestare massima attenzione e nel caso di avvistamenti reali, invito a contattare tempestivamente il numero 112» consigliando di «limitare, se non sospendere, per il momento, attività agricole, sportive ed a custodire animali all'interno di recinti», ma niente divieto visto che con il panico da pantera nera, si stanno diffondendo anche i falsi allarmi e millanterie, come quella di un cittadino che giurava di aver visto e fotografato il felino selvatico ma poi si è scoperto che si trattava soltanto di un grosso gatto.
Intanto si cerca di capire da dove sia fuggito l'animale. Se il sindaco di Acquaviva delle Fonti ha raccontato che «mi è stato detto che sarebbe fuggita dalla villa del figlio di un boss», molti la collegano a quella avvistata più volte nelle campagne del Gargano nel gennaio 2020 per poi misteriosamente sparire.

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