Padova, muore con l'auto a 26 anni: il giallo della laurea. A casa era pronta la festa ma all’università non era previsto l’esame

Riccardo Faggin ieri si sarebbe dovuto laureare. All’Università di Padova, però, quella mattina non era in calendario alcuna sessione di laurea

Riccardo Faggin e la casa di famiglia
di Elisa Fais
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Mercoledì 30 Novembre 2022, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 10:14

Riccardo Faggin, 26 anni, è morto nella notte tra lunedì e martedì: la sua Opel è improvvisamente uscita di strada, andando a schiantarsi contro un platano lungo via Romana Aponense. Attorno al tragico incidente, però, rimangono ancora tanti punti interrogativi.
Ieri, infatti, nella villetta di via Monferrato a Voltabrusegana era tutto pronto per festeggiare la laurea in Scienze infermieristiche del giovane. Secondo quanto raccontato alla famiglia, dunque, il 26enne ieri si sarebbe dovuto laureare. All’Università di Padova, però, quella mattina non era in calendario alcuna sessione di laurea. Riccardo Faggin, iscritto al corso di Scienze infermieristiche dal 2016, già da diverso tempo non sosteneva più esami. Il fatto, verificato dai registri dell’ateneo, stende un cupo velo sull’intero accaduto. 
La famiglia Faggin, già distrutta dal dolore per la perdita del figlio, solo nel primo pomeriggio di ieri è venuta a conoscenza dei dettagli legati alla carriera accademica. Il papà del ragazzo, Stefano Faggin, imprenditore ed esperto di informatica, ha avuto la forza di pronunciare poche parole: «Stiamo cercando di capire».

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LA DINAMICA
Poco dopo la mezzanotte di lunedì la Opel Corsa proveniente da Abano Terme in direzione Padova, qualche metro dopo la discesa del cavalcaferrovia, sbanda violentemente, invade la corsia opposta di marcia e va a finire contro un platano all’altezza di via Latisana. 
L’intervento del Suem 118 è stato tempestivo, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso. I pompieri, arrivati dal locale distaccamento, hanno messo in sicurezza l’area e la polizia locale ha deviato il traffico ed eseguito i rilievi del sinistro. Le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco sono terminate dopo circa due ore. 

CHI ERA
Dopo aver frequentato l’Istituto superiore Scarcerle, nel 2016 Riccardo aveva deciso di iscriversi alla facoltà di Scienze infermieristiche all’Università di Padova. Il suo sogno era di diventare infermiere del soccorso alpino. Tra le sue passioni, infatti, c’era la montagna. Gli piaceva anche cucinare e la sera prima dell’incidente aveva preparato la cena per la sua famiglia. Frequentava la parrocchia di San Martino a Voltabrusegana ed era animatore delle attività. Dai volontari, infatti, è ricordato come un ragazzo buono, altruista e volenteroso. 
Riccardo lascia mamma Luisa e papà Stefano, da sedici anni volontario della Croce Verde e presidente Fidas Padova (gruppo donatori del sangue) dal 2008 al 2011. Riccardo aveva anche un fratello minore, Enrico.

I DUBBI
Profonda la sofferenza dei familiari di Riccardo, che si interrogano sui perché della morte del ragazzo. L’incidente stradale in cui è rimasto coinvolto Riccardo Faggin, infatti, è accaduto proprio la vigilia del giorno in cui avrebbe festeggiato un traguardo che, di fatto, non aveva ancora raggiunto. 
«Quella era una strada che percorreva spesso per andare a casa, la conosceva bene - racconta un’amica di famiglia - Riccardo era un bravissimo ragazzo e tutti noi lo ricorderemo con affetto».

Una testimone, residente nelle case vicino il luogo dello schianto, ha aggiunto: «Ho sentito un botto nel cuore della notte, ha tremato tutto, poi le sirene dell’ambulanza». La Polizia locale sta compiendo accertamenti sulla dinamica e sulle posssibili cause dello schianto. Il magistrato di turno non ha disposto l’autopsia sul ragazzo.

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