Insegnante di 46 anni scomparsa a Padova, Lorena è stata ritrovata viva dopo 32 ore: era nascosta in soffitta

Lorena Etilendi trovata in soffitta in casa dei suoi genitori. Sconosciuti i motivi dell'allontanamento

Lorena Etilendi
di Michelangelo Cecchetto
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Giovedì 31 Marzo 2022, 07:47 - Ultimo aggiornamento: 07:58

Dopo 32 ore i timori di trovarsi di fronte al peggio sono svaniti. La tensione ha lasciato spazio alla gioia. Ci vorrà il giusto tempo per analizzare i motivi, ma quello che è più importante è che Lorena Etilendi, insegnante alla scuola Duca d'Aosta, 46 anni, è stata trovata viva poco dopo le 19. Era nascosta nella soffitta dell'abitazione natale a Tombolo, in provincia di Padova, dove vivono i suoi genitori e da dove alle 10,30 di lunedì mattina lei, residente a San Martino di Lupari, aveva fatto perdere le proprie tracce. Nessun biglietto, nessuna situazione di tensione con i familiari. Uscita a piedi lasciando denaro, documenti e telefono, indossando un giubbetto blu, un maglioncino, jeans e scarpe da ginnastica di colore bianco. Fisico minuto, alta circa un metro e cinquanta, capelli di colore scuro con taglio a caschetto. L'ultima persona che l'aveva incrociata lo aveva fatto verso le 11 in pieno centro, di fronte all'auditorium comunale, che dista qualche decina di metri dall'abitazione di padre e madre.

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Donna scomparsa: ritrovata

L'insegnante è separata da cinque anni ed ha due figlie, una maggiorenne ed una minorenne.

Quando i familiari dopo una serie di verifiche non sapevano dove potesse essere, nel tardo pomeriggio, hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri. Le pattuglie dell'Arma del territorio, anche quelle della vicina Castelfranco Veneto, erano state le prime a cercarla. Ieri mattina il sindaco Cristian Andretta ha lanciato l'appello via social. La prefettura ha avviato il protocollo per la ricerca, coordinata sul campo dai vigili del fuoco del comando provinciale. Di fronte al municipio è stato allestito nel primo pomeriggio il posto di comando avanzato per il coordinamento della macchina delle ricerche con tre tecnici esperti in topografia applicata e poi sempre dei vigili del fuoco, una squadra di Cittadella, due unità cinofile da Belluno e Vicenza, un'imbarcazione da Padova con ecoscandaglio e due operatori ed una squadra da Venezia con sei sommozzatori.


Al locale gruppo comunale di Protezione civile coordinato da Adriano Zecchin, si sono uniti una ventina di volontari del Distretto Alta Padovana diretto da Claudio Zanetti. Ai vigili del fuoco le verifiche nel parco della palude nella frazione di Onara, nel parco storico di Villa Imperiale a Galliera Veneta e nelle ex cave a San Martino di Lupari. Siti dove ci sono corsi d'acqua, canali e laghetti. A metà pomeriggio anche il supporto aereo con un elicottero di ultima generazione Drago, dei vigili del fuoco, con particolari attrezzature quali la termocamera, per la ricerca dall'alto. A seguire le operazioni per il Comune l'assessore Vanda Marchetti. Mentre si stavano definendo aree e squadre per l'intervento di oggi, la lieta notizia.

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