Padova,«Regali e spese con i fondi donati ai bimbi malati di cancro»: indagata Chiara Azzena di Team For Children

La presidente si sarebbe appropriata di decine di migliaia di euro di proprietà della Onlus per fini personali. Tra cui anche riparare la sua macchina.

Chiara Azzena
di Marco Aldighieri
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Giovedì 17 Novembre 2022, 07:32 - Ultimo aggiornamento: 12:53

L’accusa è pesante. Non tanto per il reato, è contestata l’appropriazione indebita, quanto per avere utilizzato il denaro versato in favore dei piccoli malati del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Padova per viaggi e spese al supermercato. 
Nei guai è finita la presidente dell’associazione onlus Team For Children, conosciuta in tutta Italia, Chiara Girello Azzena. Secondo l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Sergio Dini titolare delle indagini, Girello si sarebbe appropriata di decine di migliaia di euro di proprietà della Onlus per fini personali. Tra cui anche riparare la sua macchina. 
Girello, difesa dall’avvocata Paola Rubini dello studio Longo, ha ricevuto l’avviso di garanzia a febbraio di quest’anno. Accompagnata dalla sua legale è stata già interrogata dalla Procura e di ha fatto ha respinto tutte le accuse. Adesso le indagini sono state chiuse e la presidente di Team For Children rischia il rinvio a giudizio

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LA STORIA 


Team For Children onlus, come si legge nel sito dell’associazione, è stata fondata a Padova nel 2009 da Chiara Girello Azzena. A contribuire alla nascita della onlus è stato anche l’imprenditore trevigiano Tomas Dalla Torre e l’attore Jgor Barbazza. L’obiettivo dell’associazione è fornire materiale didattico, sostenere l’acquisto di prodotti elettromedicali, finanziare i contratti di lavoro di medici oncologici e dare una mano psicologicamente ed economicamente alle famiglie dei bambini e dei ragazzi malati. 
E secondo l’accusa la sua presidente avrebbe tradito proprio loro, i piccoli pazienti oncologici.

Ma non solo, anche tutti i sostenitori della Team For Children convinti di avere donato il loro denaro per aiutare Oncoematologia pediatrica. Simbolo della onlus è un pulcino, “piccolo e indifeso come le creature di cui si prende cura l’Associazione, come Giulia, ora tra gli angeli” è ancora scritto nel sito. 


LE INDAGINI


Tutto ha inizio con un esposto depositato in Procura e molto dettagliato. Nel documento sarebbero riportate le svariate spese personali effettuate dalla presidente della onlus con i soldi dell’associazione. 
Così sono scattate le indagini da parte dei militari della Guardia di Finanza e, secondo l’accusa, Girello avrebbe sperperato decine di migliaia di euro. In più di una occasione, ancora secondo l’accusa, si sarebbe finanziata numerosi viaggi di andata e ritorno in Sardegna. Girello infatti risulta essere residente non a Padova, ma in Sardegna nel comune di Golfo Aranci rinomata località balneare dei vip di tutto il mondo. 
In questo paradiso terreste la fondatrice di Team For Children ha una villa, che è stata anche controllata durante le indagini dalle Fiamme gialle. Ma con i soldi destinati ai bambini oncologici avrebbe fatto molto di più. Spese alimentari, nei supermercati e nelle macellerie, ad esempio nel comune di Albignasego paese di 26 mila anime alle porte di Padova. Durante l’interrogatorio davanti al pubblico ministero, Girello avrebbe dichiarato che tutto quel cibo era destinato ad alcune famiglie bisognose, ma per gli inquirenti invece era solo ad uso personale. Come avere utilizzato il denaro di Team For Children per riparare la sua macchina. La onlus riceve anche molti doni da parte di aziende, invece di versare assegni danno in beneficenza i loro prodotti. 
Ad esempio una famosa ditta di elettrodomestici ha regalato all’associazione alcuni suoi condizionatori d’aria molto costosi. Quando gli uomini della Finanza, nei mesi successivi, hanno effettuato numerose perquisizioni in abitazioni, hanno trovato e sequestrato gli apparecchi all’interno di una casa di parenti della Girello. 
La stessa presidente, ancora secondo l’accusa, avrebbe utilizzato il denaro sempre della sua associazione per effettuare una serie di donazioni a familiari in stato di grave necessità economica. Ma quando i militari delle Fiamme gialle hanno controllato la posizione finanziaria di chi ha ricevuto gli aiuti, si sono in realtà imbattuti in persone facoltose e per nulla povere.
 

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