L'estate a novembre, continua il caldo anomalo: che fine fanno la settimana bianca e le collezioni invernali?

Temperature anomale in tutta Europa

Ottobrata, continua il caldo: che fine fanno la settimana bianca e le collezioni invernali?
di Emiliano Bernardini
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Giovedì 27 Ottobre 2022, 08:20 - Ultimo aggiornamento: 09:17

C'era una volta l'ottobrata romana. Giornate soleggiate e temperature miti che da sempre ci illudevano di vivere più una seconda estate che l'inizio dell'autunno. Per le guide turistiche una manna, l'occasione migliore per proporre il mese di ottobre come uno dei periodi migliori per visitare la città eterna. Le ottobrate, che addirittura sembra discendano addirittura dalle antiche feste baccanali e dionisiache dei Romani, sono parte della storia. Ma con il clima che cambia c'è da rivedere qualcosa rispetto alla tradizioni legate al calendario. Al secondo tempo dell'estate si sono già abituate quasi tutte le regioni italiane, ma adesso inizia anche il tempo delle novembrate. Le previsioni confermano: temperature semi-estive ci saranno almeno fino alla metà del prossimo mese.

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NUOVE ABITUDINI


Aggiornate dunque i dizionari ma anche le abitudini. Ecco allora che il ponte dei morti non è più l'occasione per aprire le case di montagna e assaporare i primi freddi ma sarà più una coda della villeggiatura al mare. Vietato riporre le creme solari perché c'è il rischio di ustionarsi. Romani e non solo hanno già preso d'assalto il litorale. «È possibile prenotare un tavolo per sabato 29?» «No guardi, non c'è un tavolo prima della prossimo fine settimana». È il ritornello che tutti i ristoratori, da Ostia a Sabaudia, passando anche per Fregene ripetono. Qualcuno, al massimo, riesce a mettersi in una lista d'attesa. Qualcuno ripiega sulle scampagnate. Altro che aria di montagna. I romani, come i palermitani, i livornesi e i cagliaritani, sono pronti a mettersi costume e occhiali da sole e sdraiarsi sulla spiaggia. «A chi prenota riserviamo anche una sdraio per rilassarsi un po'», confidano dallo stabilimento Venezia a Ostia. Caldo anomalo a oltranza: nonostante siamo da oltre un mese in autunno e non si riesce ancora a scorgere un cambiamento dell'aria torrida, che avvolgono non solo l'Italia, ma anche gran parte dell'Europa. L'anticiclone africano, dicono gli esperti, non ha praticamente rivali e domina incontrastato sul Mediterraneo centrale e sull'Italia con un ulteriore aumento barico che allontanerà definitivamente la possibilità di pioggia anche dal Nord. Questo significa che di giorno si raggiungeranno facilmente i 26-27°C da Nord a Sud, e in Sardegna e Sicilia, questi valori verranno superati fino a superare anche i 30-32°C nelle zone interne. La differenza con il passato è che le famose ottobrate erano episodi che duravano non più di 4-5 giorni mentre quello in corso risulterà il mese più caldo da quando ci sono le rilevazioni.

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L'EMERGENZA


Sull'inverno all'orizzonte c'è già da preoccuparsi. E suona già forte l'allarme per le settimane bianche. Quasi a zero le prenotazioni. Il clima di questi giorni non invoglia certo. E per gli albergatori si prospetta una stagione difficile, simile alla crisi vissuta nell'anno di pandemia da Covid-19. I prezzi delle bollette di luce e gas continuano a salire non solo per le famiglie italiane, ma anche per le attività economiche, gli alberghi e gli impianti sciistici. Purtroppo moltissime strutture ricettive saranno costrette a chiudere per un certo periodo per fronteggiare la crisi energetica, mentre molte altre resteranno aperte a periodo alterni, in base al numero di ospiti che si troveranno ad accogliere. E questo è il caso della Valle D'Aosta, dove alcuni albergatori hanno dovuto adeguare e rivedere gli orari di apertura delle strutture. Anche in Alto Adige gli hotel hanno deciso di abbassare le temperature delle piscine e chiudere qualche sauna per cercare di resistere alla crisi energetica. Intanto, il direttore marketing della società Dolomiti Superski, Marco Pappalardo promette: «La società è intenzionata a prendere un impegno nei confronti dei propri clienti e a fornire il servizio con gli standard di qualità ai quali abbiamo abituato i nostri clienti».
Il clima anomalo di questi giorni ha mandato in tilt anche i negozi di abbigliamento: «Impossibile proporre le collezioni invernali. Abbiamo inserito solo qualche pezzo ma per il resto siamo ancora con i capi estivi».

 

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