Osimo, Ilaria Maiorano uccisa dal marito. Ma per lui è «Caduta dalle scale»

Osimo, Ilaria Maiorano uccisa dal marito. Ma per lui è «Caduta dalle scale»
di Maria Teresa Bianciardi
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Mercoledì 12 Ottobre 2022, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 17:10

OSIMO (ANCONA) Cosa hanno visto gli occhioni sgranati e smarriti, umidi di pianto e di immagini strazianti a cui mai e poi mai avrebbero dovuto assistere? Cosa hanno visto le bambine di Ilaria Maiorano, morta a soli 41 anni nel casolare fatiscente in via Montefanese dove viveva con il marito Tarik El Ghaddassi e le due piccole figlie di 8 e 5 anni? È il tormento che più sconvolge i familiari e la comunità di Osimo, che ieri sono stati investiti da una tragedia dai contorni ancora da definire.

Omicidio Osimo, Ilaria Maiorano di 41 anni uccisa dal marito marocchino (che era ai domiciliari): arrestato, avevano due figli


LA DIFESA DEL MARITO


«È caduta dalle scale», ha detto e ripetuto il marito Tarik alla parente che è arrivata quando ormai il dramma era compiuto. «Ha sbattuto la testa accidentalmente», avrebbe ripetuto ai carabinieri che lo hanno portato in caserma per cercare di capire cosa fosse avvenuto all'interno dell'abitazione.

Ma ieri sera, al termine dell'interrogatorio, il pm Daniele Paci ha proceduto con il fermo: l'accusa è di omicidio volontario aggravato e El Ghaddassi è stato trasferito in carcere. A raccontare quello che è accaduto in quel casolare sarebbero i segni sul corpo ancora caldo della povera mamma: segni di percosse di inaudita violenza, calci e pugni sferrati fino ad ucciderla. Ed è questa la tesi degli inquirenti: per chi è arrivato sul luogo della tragedia Ilaria Martorano potrebbe essere stata massacrata di botte dal marito al culmine di un litigio. Picchiata senza pietà davanti alle sue bambine adorate che sarebbero dovute andare a scuola, ma che invece ieri sono rimaste a casa. Perché? «Perché non siete andate a scuola?», ha chiesto alle piccole la parente accorsa al casolare per verificare cosa stesse accadendo. Era stata avvisata da Fatia, la mamma di Tarik ma particolarmente legata alla nuora: aveva chiamato Ilaria e lei aveva interrotto la telefonata. Un presentimento.

 


LE CHIAMATE SENZA RISPOSTA


Fatia - che abita in quel casolare con il marito e la famiglia del figlio, ma si trova temporaneamente in Marocco - si è attaccata al cellulare. Ha chiamato la nuora in continuazione, ma il telefono squillava a vuoto. Quindi ha deciso di avvertire una parente: «Vai a vedere cosa sta accadendo». E la donna si è precipitata in via Montefanese. Quando ha aperto il cancello del casolare, protetto da canneti e vegetazione. In pochi minuti il silenzio surreale che avvolgeva l'abitazione, in stato di degrado e di proprietà di un istituto religioso, è stato spezzato dalle sirene dei carabinieri che hanno trovato Ilaria Maiorano ormai senza vita e Tarik accanto al cadavere. Adesso gli inquirenti dovranno dipanare la nebbia che avvolge questa tragedia, anche con l'aiuto delle bambine. Soprattutto della più grande. Per diverse ore, i Ris dei carabinieri hanno ispezionato il casolare ed eseguito i rilievi, mentre il medico legale ha esaminato il cadavere di Ilaria. I tempi per sentire il sospettato si sono allungati: El Ghaddassi avrebbe dato in escandescenze in caserma.


I PRECEDENTI


La famiglia è conosciuta dai servizi sociali e ieri le bambine sono state affidate ad una famiglia per tutelarle in questo drammatico momento: Tarik El Ghaddassi invece - con precedenti di polizia per stupefacenti - si trovava agli arresti domiciliari, dopo una condanna a dieci mesi di carcere per evasione. Nel 2017 è stato condannato a tre anni e otto mesi per abusi sessuali con il rito abbreviato. Con Ilaria Maiorano invece si era sposato civilmente 10 anni fa.
 

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