Ordine dei medici, rissa all'assemblea a Roma: urla e minacce, arriva la polizia

Ordine dei medici, rissa all'assemblea a Roma: urla e minacce, arriva la polizia
di Giampiero Valenza
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Domenica 1 Maggio 2022, 08:32 - Ultimo aggiornamento: 19:19

Due camionette della polizia davanti all'ingresso. E un controllo serratissimo: possono entrare solo i medici con tesserino alla mano. Resta fuori un gruppetto di avvocati agguerriti che ha dovuto aspettare poco prima del termine dell'assemblea per imbucarsi e vedere cosa stesse succedendo. I loro assistiti all'interno, nel frattempo, mettevano su la protesta. Al limite della rissa, con urla e minacce di ricorsi, è finita l'assemblea dell'ordine dei medici di Roma. La convocazione era fissata per ieri alle 9.30 al Marriott Rome Park alla Muratella. Sin dalle primissime ore si respirava un'aria piuttosto tesa. All'ordine del giorno il bilancio consuntivo e il preventivo.

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VIGILANZA ARMATA
Sta di fatto che ieri l'ordine più grande d'Italia (ha circa 47 mila iscritti) ha vissuto attimi particolarmente tesi. Più di un centinaio di medici è rimasto fuori e non ha potuto votare perché la partecipazione è stata altissima e la seduta si è aperta proprio mentre si stavano completando le procedure di accreditamento. Un servizio d'ordine (con tanto di vigilanti privati con pistola nella fondina) ha tenuto fuori dalla sala chi non aveva passato i controlli. Nel frattempo, il presidente dell'ordine Antonio Magi faceva votare il bilancio per alzata di mano. «Vergogna, vergogna», urlano alcuni iscritti.

Il clima è quasi da stadio, con una contestazione durissima. «Non è stato tenuto conto del numero dei voti contrari e invece è stato detto che il bilancio è passato all'unanimità spiega Francesco Marino, medico coordinatore del Lazio di Contiamoci!', movimento che contesta anche alcune scelte sulla gestione dell'emergenza Covid Avremmo voluto leggere per tempo i bilanci, cosa che non è accaduta».


IL VOTO
«Nell'assemblea avevamo 806 presenti con 1328 deleghe, per un totale di 2108 voti. Abbiamo votato con la stessa modalità che usiamo da sempre. E se c'erano votanti contrari con le loro deleghe, allo stesso modo avevamo votanti a favore con altrettante. La maggioranza era schiacciante - spiega il presidente Magi - L'assemblea è iniziata in orario e per dare tempo di entrare ho persino letto prima la mia relazione. Le guardie giurate? Le abbiamo pagate noi sulla base di un accordo con la direzione dell'albergo che ci ha ospitato». Nel corso dell'assemblea l'ordine ha premiato quei medici che si sono distinti nella gestione dell'emergenza Covid. Oggi, su 47.000 medici, 500 sono state le lettere di diffida inviate e 37 quelli sospesi.

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