Omicidio nella sala slot di Legnago, forse l'assassino conosceva il locale: ipotesi rapina o regolamento di conti

Omicidio nella sala slot, forse l'assassino conosceva il locale: ipotesi rapina o regolamento di conti
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Martedì 24 Dicembre 2019, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 16:32

Nella bassa Veronese è caccia all'assassino di Mario Piozzi, titolare 59enne della una sala slot 'Qui gioco' di Legnago, ucciso a colpi di spranga. «Un delitto particolarmente efferato», quello reso noto ieri, ha detto il colonnello Pietro Carrozza, comandante provinciale dei Carabinieri di Verona che stanno conducendo le indagini.

Legnago, rapina in una sala slot: titolare 60enne ucciso a sprangate



I militari del Nucleo investigativo dell'Arma, sulla scorta dei rilievi eseguiti dai tecnici della Sezione investigazioni scientifiche, non escludono nessuna ipotesi: da quella della rapina, che appare più verosimile, al regolamento di conti. Non è escluso che il bandito avesse già frequentato il locale e quindi sapesse come muoversi. L'assassino ha agito con estrema freddezza e con ferocia: ha assalito a colpi di spranga Piozzi, che aveva già abbassato le saracinesche ed ha fatto entrare il suo assassino dall'ingresso posteriore, quindi è possibile che lo conoscesse.

L'omicida lo ha colpito ripetutamente con violenza alla testa, probabilmente con una sbarra di ferro, fracassandogli in cranio. Poi ha messo a soqquadro la sala videolottery «Qui Gioco», impossessandosi dei 2900 euro che erano in cassa ed è fuggito. La vittima è stata trovata solo quasi un'ora dopo dalla figlia della socia, che abita nello stesso stabile: Mario Piozzi è morto poco dopo il ricovero nella rianimazione neurochirurgica del Polo Confortini di 
Verona.

L'uomo, originario di Quinzano d'Oglio (Brescia), era separato e lascia un figlio di 35 anni. Si era trasferito a Legnago 8 anni dove aveva aperto la sala slot, dopo avere lavorato in un'azienda agricola nel bresciano e successivamente gestito una tabaccheria nell'alto Garda. Il pubblico ministero Eugenia Bertini, che coordina le indagini, ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima, mentre il locale è stato posto sotto sequestro.

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