Omicidio di Sharon, la bimba di 18 mesi di Como, l'ex compagno della mamma confessa: «Ho abusato di lei e poi l'ho uccisa a botte»

Omicidio bimba 18 mesi. L'ex compagno della mamma confessa
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Martedì 18 Maggio 2021, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 08:37

Dopo quattro mesi Gabriel Robert Marincat, 25 anni, ha confessato l'omicidio della bimba di 18 mesi, Sharon, figlia della sua ex compagna, morta nel gennaio scorso in un appartamento di Cabiate (Como). L'ex compagno della madre, arrestato nei giorni successivi alla tragedia, questa mattina interrogato dal pm Antonia Pavan ha reso una confessione piena e terribile: «Sì, ho abusato di lei poi l'ho picchiata fino a ucciderla» ha ammesso. Il giovane era stato arrestato per morte come conseguenza di maltrattamenti in famiglia, contestazione modificata nei giorni scorsi, all'esito dell'autopsia, in omicidio volontario aggravato dalla violenza sessuale ai danni di una bambina.

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La confessione raccapricciante

Una confessione dettagliata quella fatta da Marincat di quell'11 gennaio che fa venire i brividi.

La mamma di Sharon era andata al lavoro e aveva lasciato la piccola a casa, affidandola al compagno Gabriel. Non sospettava nulla e per ore non ha saputo che la piccola si era ferita in modo grave, perché l'ex fidanzato non ha dato l'allarme e non ha chiamato i soccorsi. Quel giorno Marincat ha detto che Sharon aveva tirato il filo di una stufetta elettrica che si trovava su una scarpiera e se l'era tirata in testa. Ha raccontato che si era fatta male così, in un semplice incidente, che aveva iniziato a piangere, ma poi si era calmata, aveva giocato un pò e si era addormentata.

I soccorsi chiamati dopo troppo tempo

Ci sono volute ore, alle 19 circa, per far si che il 25enne si decidesse a chiamare i soccorsisono. La corsa frenetica in ospedale, al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, con l'elisoccorso non è però servita, il suo cuore si è fermato prima dell'arrivo. Da subito la versione di Marincat ha lasciato forti dubbi ai carabinieri di Mariano Comense e della compagnia di Cantù, che hanno eseguito le indagini. E ai primi riscontri dell'autopsia, il 24 gennaio, l'uomo è stato arrestato con l'accusa di morte in conseguenza di maltrattamenti in famiglia. Accusa già gravissima, che raccontava di botte ripetute nel tempo, ma che è diventata ancora più pesante all'esito definitivo dell'autopsia.

Le parole della mamma dopo la confessione dell'ex compagno

Una decina di giorni fa il pm di Como Antonia Pavan gli ha infatti contestato l'omicidio volontario aggravato dalla violenza sessuale ai danni di una bambina. E oggi il 25enne, in cella da gennaio, ha ammesso l'orrore. Solo l'11 maggio, la famiglia ha potuto celebrare il funerale di Sharon, nella chiesa di Santa Maria Nascente, dove era stata battezzata. «Ancora oggi non riesco a crederci. Una persona che sembrava volerti bene, si è rivelato tutt'altro. La realtà mi ha crudelmente fatta precipitare in una tragedia che dovrò affrontare con tutte le forze che ho. Ma so che non sarò mai sola perché ci sarai tu e mi guiderai in ogni mio passo» ha scritto mamma Silvia, in una lettera. «Il nostro non sarò mai un addio». Adesso la Procura intende chiedere il giudizio immediato per Marincat. 

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