Alla fine l'incontro, già quasi sfiorato qualche settimane fa, è avvenuto. Nicolò Maja ha incontrato il padre Alessandro Maja, a nove mesi di distanza da quando quest'ultimo ha ucciso la sua mamma, la sorella Silvia e ha gravemente ferito lui stesso, a colpi di martello. Una strage familiare avvenuta a Samarate, in provincia di Varese.
L'incontro tra Maja e il figlio Nicolò
Il giovane, palesemente provato e in carrozzina dopo una serie di interventi chirurgici, ha detto di sentirsi «più tranquillo» dopo l'incontro. «Rivederlo in aula non è stato facilissimo, io l'ho guardato ma non so se lui mi ha visto», ha detto NIcolò, unico sopravvissuto all'atroce omicidio dello scorso maggio.
Le foto della mamma e della sorella
«Ho voluto portare con me mamma e Giulia. Sono loro che mi danno la forza».
Gli omicidi
La notte del 4 maggio, infatti, Alessandro Maja, geometra affermato con studio a Milano, ha messo in atto lo sterminio della propria famiglia, angosciato da problemi economici e famigliari, mai chiariti, che gli obnubilarono la mente. La moglie Stefania e la figlia Giulia passarono velocemente dal sonno alla morte mentre Nicoló sopravvisse lottando tra la vita è la morte per mesi fino ad una lenta e graduale ripresa che non gli ha permesso, però, di tornare a camminare.
Prossima udienza per l’esame del perito è prevista per il 19 maggio. In quell’occasione verrà sentito anche l’imputato.
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